Uomini e donne: istruzioni per l'uso
A partire dal 25 settembre per 5 settimane, 5 film di grande successo
Un solo Oscar per la migliore regia in tutte le 85 edizioni della storia degli Academy Awards, un'unica Palma d'oro di Cannes, quattro Leoni d'Oro della Mostra cinematografica di Venezia e quattro Orsi d'Oro assegnati dal Festival di Berlino: questi sono i premi che le registe donne sono riuscite a vincere nei più importanti festival cinematografici internazionali. In totale stanno perfettamente sulle dita di due mani e sono da considerare una vera rarità nel piccolo spazio lasciato bianco per loro.
È la stessa regista Kathryn Bigelow che conferma l'assoluta minoranza della presenza femminile nell'universo cinematografico: va meglio nel cinema a basso budget e indipendente, ma la strada della regia rimane ancora una corsa in salita per le donne.
Secondo una ricerca americana nel 2012 le registe donne sono state solo il 9% del totale all'interno di questa professione, quota che è rimasta invariata dal 1998.
Quest'anno siamo alla decima edizione di questa rassegna che vuole mantenere uno sguardo di genere sul cinema e ci è sembrato importante dare attenzione anche all'elemento del genere nella professione della regia e alle concrete differenze nella sua realizzazione.
Abbiamo scelto quindi alcuni tra i film premiati realizzati da una regista donna per guardarli da questo punto di vista, in particolare con due interrogativi: donne e uomini si esprimono in modo diverso dietro la macchina da presa e, in ogni caso, davvero si può affermare che le donne non riescono ad eguagliare la competenza maschile in questo mestiere?
FILM PREMIATI nella storia del cinema diretti da registe donne
Oscar al Miglior Film
2010 - The Hurt Locker di Kathryn Bigelow
Palma d'Oro al Festival di Cannes
1994 - Lezioni di piano di Jane Campion
Leone d'Oro alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia
2010 - Somewhere di Sofia Coppola
2001 - Monsoon Wedding di Mira Nair
1985 - Senza tetto né legge di Agnès Varda
1981 - Anni di piombo di Margarethe von Trotta
Orso d'Oro al Festival di Berlino
2009 - Il canto di Paloma di Claudia Llosa
2006 - Il segreto di Esma di Jasmina Zbanic
1977- L'ascesa di Larisa Shepitko
1975 - Adozione di Màrta Mészàros
Film in programma
Mercoledì 25 settembre
Via Castellana Bandiera
(Emma Dante, Italia, Svizzera, 2013, 94 minuti)
Selezione ufficiale alla Mostra d'Arte cinematografica di Venezia, 2013 Regista teatrale di talento, Emma Dante esordisce alla regia cinematografica con un film non solo classico (nel senso italiano) ma anche molto rigoroso, complesso e tecnicamente ineccepibile, che ha al centro della storia uno scontro tra due donne completamente diverse che non è mai intellettuale o dialettico, ma anzi ripiegato su quella dimensione fisica solitamente riservata agli uomini. Nelle due protagoniste c'è una forza sia silenziosa sia rumorosa, non comune e non usuale nemmeno al cinema, una determinazione impressionante, che ribalta i ruoli facendo passare in secondo piano i maschi, che inizialmente sembrano dettare legge, senza necessariamente fare un discorso di battaglia dei sessi
Mercoledì 2 ottobre
In un mondo migliore
(Susan Bier, Danimarca, Svezia, 2011, 113 minuti)
Oscar per il miglior film straniero, 2011
Allieva di Lars Von Trier, la regista porta in dote quel contenuto raggelante e intenso che rappresenta il bollino di qualità dei film danesi.
Con una regia di minimalismo deciso l'autrice danese evita i sociologismi e suggerisce, con tensione costante e perfetta, che la violenza nasce in qualsiasi luogo e condizione sociale, non c'è contesto o spiegazione socioculturale che tenga. La civiltà e il progresso sociale sono bei vestiti da indossare ma si rovinano quando c'è lutto, morte, sofferenza: tre bestie divoratrici dell'evoluzione simbolo del Nord Europa.
Mercoledì 9 ottobre
Il segreto di Esma
(Jasmila Zbanic, Bosnia-Erzegovina, 2006, 90 minuti)
Orso d'Oro al Festival del Cinema di Berlino, 2006
Sarajevo, anno 2006. Le dolorose ferite della lunga guerra jugoslava, degli assedi serbo-bosniaci sono ancora tangibili e visibili, nel tessuto urbano e nell'animo delle persone.
Nel lungometraggio d'esordio della documentarista bosniaca Jasmila Zbanic la macchina da presa della regista riesce bene a disegnare una situazione interiore drammatica, un grigio squallore architettonico, un dolore e una povertà diffusi in un'intera città. Un piccolo grande film, che inizia a raccontare un pezzo di Storia che ancora la cinematografia non osa molto toccare.
Mercoledì 16 ottobre
Lezioni di piano
(Jane Campion, Australia, Francia, Nuova Zelanda, 1993, 121 minuti)
Palma d'Oro a Cannes, 1993
Con questo suo terzo film la regista neozelandese conquista, nel 1993, la prima e unica Palma d'Oro a Cannes assegnata a una donna.
È un dramma che coniuga il romanticismo gotico di Emily Brontë con l'acceso erotismo di D.H. Lawrence, filtrandoli con la sensibilità e la lucidità di una donna di oggi che rifiuta l'ipoteca del pessimismo tragico. Al risultato complessivo di alta maestria stilistica contribuiscono attori eccellenti, i sontuosi paesaggi semitropicali percossi dalla pioggia e immersi nel fango, le musiche memorabili di Michael Nyman
Mercoledì 23 ottobre
Pasqualino Settebellezze
(Lina Wertmuller, Italia, 1975, 115 minuti)
4 Nomination all'Oscar, 1977
È il primo film candidato all'Oscar diretto da una donna.
È interessante notare come lo stile della Wertmuller sia singolare e personale, difficilmente catalogabile,
men che meno come femminile.
È la storia di Pasqualino Settebellezze (interpretato magistralmente da Giancarlo Giannini) giovane malavitoso napoletano che decide di commettere un crimine per farsi un nome in quel mondo. Tra le diverse traversie successive conosce le peggiori nefandezze della guerra e, per sopravvivere, deve perfino fingere di innamorarsi della perfida, grassa ed orrenda comandante di un lager. Musiche di Enzo Jannacci.
organizzazione: P.A.T. Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza Ufficio per le Pari Opportunità