Uomini e donne: istruzioni per l'uso
A partire dal 19 settembre, per 6 settimane, 6 film di grande successo
Nel 2007, anno che l'Europa ha dedicato alle pari opportunità per tutti, la quarta edizione della rassegna cinematografica organizzata dall'Assessorato provinciale alle pari opportunità intende offrire alcune riflessioni sul tema della paternità, nel nome del padre, appunto. Uno degli argomenti che viene analizzato ed approfondito quando si affrontano le relazioni tra uomini e donne è infatti, e necessariamente, la genitorialità. I ruoli di padre e di madre si intrecciano e vengono a far parte imprescindibile della nostra identità, della nostra vita e delle nostre scelte. Oggi si parla e si riflette molto sulla famiglia, sui cambiamenti e sui diversi comportamenti in atto all'interno dei rapporti di coppia; si parla anche molto di conciliazione, delle possibili strategie che possano facilitare il doppio ruolo di cura della famiglia e di lavoro retribuito, spesso molto impegnativo. Proprio per questi motivi ci è sembrato interessante proporre alcuni spunti e punti di vista in particolare sul ruolo di padre, un ruolo che è coinvolto (suo malgrado?) in un periodo di cambiamento e di riconsiderazione delle responsabilità e degli impegni all'interno della famiglia. I film della rassegna descrivono diverse figure di padri: quello autoritario (Padre Padrone), quello assente, da ritrovare (Dopo il matrimonio), quello che riesce a sostituire anche la figura materna (Anche libero va bene), quello corrotto e corruttore (La promesse). Figura che comunque rimane un riferimento insostituibile per ognuno di noi. Ci auguriamo che queste semplici proposte cinematografiche possano contribuire a nuovi pensieri e favorire nuove comprensioni.
Iva Berasi Assessore alle Pari Opportunità
Mercoledì 19 settembre
Nel nome del padre
(Irlanda, 1993) di Jim Sheridan, con E. Thompson, D. Day-Lewis - 133 (In collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana, Milano)
Ispirato a una storia vera e tratto dal libro autobiografico Proved Innocence (Il prezzo dell'innocenza) di Gerry Conlon. Storia di un clamoroso errore giudiziario, frutto di un complotto poliziesco, è un coinvolgente film civile che racconta di quattro irlandesi processati come terroristi dell'IRA, che vale però, soprattutto, come racconto di formazione nella descrizione del rapporto tra padre e figlio, rinchiusi nella stessa cella.
Mercoledì 26 settembre
L'aria salata
(Italia, 2006) di Alessandro Angelini, con G. Pasotti, G. Colangeli - 85
Fabio lavora in carcere come educatore, e, per caso, ritrova suo padre, condannato per omicidio: da quel momento non si sono più visti e sentiti. Inizia così un confronto tra padre e figlio per colmare il vuoto del passato: riemerge una storia semplice nei fatti ma complessa nei riflessi e nelle dinamiche che comporta e in tutto ciò che ha significato per entrambi. Si apre una dialettica tra l'odio e il possibile superamento nell'amore. La realtà carceraria fa da sfondo ad un intenso confronto padre-figlio.
Mercoledì 3 ottobre
Padre padrone
(Italia, 1977) di Vittorio e Paolo Taviani, con O. Antonutti, N. Moretti - 117 (In collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Roma)
Tratto da un libro autobiografico di Gavino Ledda (1975), racconta la vita di Gavino, pastore sardo, che vive fino a vent'anni con il gregge tra i monti, strappato alla scuola, escluso dalla collettività. Durante il servizio militare in continente, studia e prende la licenza liceale. Ed è qui che esplode la ribellione contro il padre che, di fatto e per necessità, è stato lo strumento della sua esclusione. Alla fine, divenuto docente universitario, vincerà la sua battaglia liberandosi dall'oppressione paterna senza però mai rinnegare il ruolo del genitore. Lo stesso protagonista, in un'intervista rilasciata anni dopo, preciserà che se non fosse riuscito a perdonare il padre non sarebbe stato capace di compiere il percorso di crescita che lo ha portato a diventare scrittore
Mercoledì 10 ottobre
Anche libero va bene
(Italia, 2000) di Kim Rossi Stuart, Con K. R. Stuart, B. Bobulova - 108
La famiglia continua a essere uno degli argomenti più comuni e frequenti anche nell'ultimo cinema italiano. Kim Rossi Stuart, alla sua opera prima, interpreta Renato, un padre single che vive coi suoi due figli. Abbandonato dalla moglie, Renato cerca di condurre avanti al meglio la famiglia occupandosi totalmente della cura dei figli. Spaccato di vita fra le mura di casa, la storia corre sul concetto del modo di vivere l'infanzia, dell'essere figli della nostra infanzia, e della differenza di sguardo sul mondo che possono avere un padre e un figlio. Alla fine, l'immagine mitica del padre si sgretola davanti agli occhi del figlio, tramutandosi in quella, più reale e possibile da amare, di un uomo con le sue fragilità.
Mercoledì 17 ottobre
Dopo il matrimonio
(Danimarca/Svezia, 2006) di Susanne Bier, con M. Mikkelsen, S. B. Knudsen - 120
La storia in Dopo il matrimonio è il punto di partenza per una serie di appuntamenti con il destino come se una serie di gomitoli cadessero nel vuoto srotolandosi per poi intrecciarsi a comporre un fitto tessuto di consapevolezze acquisite e di dubbi dissipati. E' una storia di paternità biologica e di paternità basata su un rapporto reale. La Bier si dimostra abile a gestire la materia delicata dei sogni infranti e dei futuri incerti, basandosi sui contrasti insiti nell'uomo e nella donna, nella società, nell'ambiente, dimostrando come si possa ancora parlare di sentimenti senza essere grossolani e fastidiosi. In punta di piedi.
Mercoledì 24 ottobre
La promesse
(Belgio/Francia/Tunisia/Lussemburgo, 1996) di Jean-Pierre e Luc Dardenne, con J. Renier, O. Gourmet - 93
Nel Sud povero del Belgio, Igor, giovane meccanico,aiuta il padre nei traffici illegali di manodopera di immigrati clandestini finché la caduta da un'impalcatura del tunisino Hamidou gli fa acquisire coscienza di quel che è e di quel che fa. Quest'uscita da uno stato di innocenza criminale e complice corrisponde in Igor una rivolta contro il padre, alla scoperta dell'umanità dei diversi, ad una metafora del rapporto Nord-Sud. Quello di Igor è un faticoso viaggio di formazione e di conversione durante il quale perde un padre ma ritrova la propria dignità.
organizzazione: P.A.T. Assessorato allEmigrazione, Solidarietà Internazionale, Sport e Pari Opportunità