Uomini e donne: istruzioni per l'uso
A partire dal 17 settembre, per 6 settimane, 6 film di grande successo
Per il quinto anno consecutivo lAssessorato provinciale alle pari opportunità offre una rassegna cinematografica come occasione di riflessione collettiva: e anche questanno lattenzione si concentra sul tema individuato dallEuropa come come filo conduttore del 2008, ossia il dialogo interculturale. Dialogo tra culture che è considerato come uno strumento indispensabile per favorire la conoscenza e il rispetto di culture altre, consentendo così di padroneggiare un contesto più complesso e più ampio favorendo una serena convivenza.
Sappiamo che il ruolo di genere dipende dalla cultura di appartenenza: ciò che ci aspettiamo dal comportamento di un uomo o di una donna è legato strettamente ai valori, agli ideali, alle abitudini che ci vengono trasmesse in un determinato contesto storico e culturale.
La visione dei film proposti, quindi, intende fornire uno spunto per avviare una riflessione sulle culture diverse dalla nostra con un occhio di riguardo particolare alla condizione femminile. Avvicineremo così India, Cina, Africa, con uno sguardo anche allEuropa: con lintento di dare un piccolo ma significativo contributo allo sviluppo di quella che lEuropa auspica come cittadinanza europea attiva e aperta sul mondo.
Programma 2008
Mercoledì 17 settembre
Water
di Deepa Mehta (Canada/India, 2005)
con L. Ray, S. Biswas, J. Abraham - 117
India, 1938. Chuya, una ragazzina di appena otto anni, viene allontanata dalla sua famiglia e trasferita in una casa ritrovo per vedove indù, per espiare la colpa dun marito perso e mai conosciuto, attraverso leterna penitenza imposta dai testi sacri. Tra veglie e preghiere, la ragazzina porterà una ventata di freschezza - e di scompiglio - che contagerà laffascinante Kalyani, giovane vedova innamorata di Narayan, un fervente idealista sostenitore di Gandhi.
Mercoledì 24 settembre
Moolaadé
di Ousmane Sembene (Senegal/Francia/Burkina Faso Camerun/Marocco/Tunisia, 2004)
con M. H. Diarra, S. Traorè, D. Zeida - 120
Collè Ardo è l'unica nel suo villaggio a non aver escisso la figlia, cioè a non averla sottoposta a una mutilazione del sesso femminile - rituale che ancora viene praticato presso alcune etnie africane. Quattro bambine, un giorno, si recano a casa della donna e le chiedono "moolaade", protezione. Non vogliono subire l'escissione. Collè Ardo tende una corda all'entrata della propria capanna: nessuno potrà entrare. Il villaggio è in subbuglio: uomini, donne anziane, il capo della comunità: tutti sono contro Collè Ardo, ma lei - con coraggio e determinazione - cerca di resistere e di far valere le proprie ragioni e quelle delle bambine che, con amore e consapevolezza, ha deciso di proteggere. Essere donna in Africa non è facile. E non solo in Africa.
Mercoledì 1 ottobre
Il matrimonio di Tuya
di Wang Quanan (Cina, 2006)
con Yu Nan, Bater, Senge, Zhaya - 96
Tuya è una giovane donna della Mongolia che vive con Barter (il marito paralizzato) e i due figli in una zona semidesertica. La loro fonte di sostentamento è la pastorizia. Tuya però non riesce più a reggere la fatica e le responsabilità. Accetta quindi di divorziare e risposarsi ma solo con un uomo che si prenda cura non solo dei suoi figli ma anche di Barter. C'è un vicino interessato a lei ma le sue iniziative velleitarie (compreso il timore che nutre nei confronti di una moglie vessatrice da cui vorrebbe separarsi) lo rendono inaffidabile. Tutto sembra sistemarsi quando fa la sua comparsa un ex compagno di scuola di Tuya, tornato a casa dopo essersi arricchito con il petrolio. L'uomo è pronto a prendersi carico di tutto. Ivi comprese le spese per il ricovero di Barter in un Istituto.
Mercoledì 8 ottobre
La sposa turca
di Fatih Akin (Germania, 2004)
con B. Unel, S. Kekrilli, C. Striebeck - 123
Dopo un tentativo di suicidio Cahit incontra Sibel. Sono entrambi di origine turca ma vivono da molti anni in Germania. Sibel vuole uscire dalla sua famiglia in cui gli uomini comandano e propone a Cahit di sposarla. Lei avrà così una copertura per vivere una vita libera anche sul piano sessuale. Ma il ruvido Cahit pian piano se ne innamora. Un bel film tedesco che descrive gli immigrati senza retorica cercando di trovare la verità nela confusione dei sentimenti che sembra essere diffusa tra tutti gli strati della popolazione ma che trova ulteriori ostacoli quando le tradizioni impongono le loro regole assurde e prevaricatrici.
Mercoledì 15 ottobre
Magdalene
di Peter Mullan (Gran Bretagna, 2002)
con E. Walsh, G. McEwan, N. Jane-Noone - 119
1964, Irlanda. Giovani donne, ragazze-madri, violentate, orfane o solo troppo "vivaci", vengono rinchiuse dai familiari in uno dei conventi Magdalene gestiti dalle sorelle della Misericordia. Le ragazze, per espiare i loro peccati, sono costrette a lavorare fino allo stremo delle forze e a subire percosse e ogni genere di violenza psicologica se non ubbidiscono agli ordini delle suore.
Mercoledì 22 ottobre
Lanterne rosse
di Zhang Yimou (Cina, 1991)
con G. Li, H. Caifei, C. Cuifeng, - 126
(In collaborazione con lIstituto Cinematografico La lanterna Magica - LAquila)
Tratto dal romanzo Mogli e concubine di Su Tong, ambientato nella Cina del Nord dei primi anni '20, è la storia di una studentessa povera che interrompe gli studi per diventare la quarta moglie, dunque concubina, di un ricco signorotto. È una dolente sinfonia in rosso minore sulla condizione femminile, il rapporto dei sessi, le logiche del potere dove lo splendore formale si coniuga col rigore morale e l'asciuttezza narrativa.
organizzazione: P.A.T. Assessorato allEmigrazione, Solidarietà Internazionale, Sport e Pari Opportunità