Uomini e donne: istruzioni per l'uso
A partire dal 20 settembre, per 5 settimane, 5 film di grande successo
Organizzata dall'Assessorato provinciale alle pari opportunità, la terza edizione della rassegna cinematografica per riflettere insieme sui diversi modelli e ruoli che uomini e donne hanno nella storia sociale e culturale vuole quest'anno puntare un'attenzione specifica al rapporto, complesso e spesso difficile, delle donne con l'attività artistica. La creatività e l'arte, insieme alla politica, rappresentano da sempre i mondi in cui le donne sono meno presenti, in cui i protagonisti sono gli uomini: sono soprattutto maschili i nomi di poeti, scrittori, pittori e musicisti della nostra storia passata.
Ma forse proprio il linguaggio dell'arte, intimo ma universale, permette la crescita, lo sviluppo interiore e la nostra più vera conoscenza.
Per questo la creatività non è un lusso, ma può diventare una necessità: con i film che vengono presentati si vogliono offrire alcuni momenti di riflessione sul rapporto con l'arte che le donne hanno avuto fino ad oggi. E non è un caso che, nonostante la numerosa produzione cinematografica internazionale, si sia rivelato molto difficile trovare pellicole che affrontassero questo tema in modo specifico e cosciente.
Come sempre si tratta di alcuni spunti che non pretendono certo di esaurire l'argomento, ma che possono sollecitare considerazioni e pensieri sulle opportunità e sulle responsabilità della nostra vita, valutando con attenzione anche l'esperienza femminile.
Iva Berasi Assessore alle Pari Opportunità
PROGRAMMA
20 settembre
Frida
(USA, 2002) di Julie Taymor, con S. Hayek, A. Banderas, - 120'
Assieme alla fotografa Tina Modotti, Frida Kahlo (1907-1954), rappresenta una delle figure femminili più affascinanti e in anticipo sui tempi di tutto il secolo scorso. Un incidente diventa l'accidente della e per la vita di Frida Kahlo, giovane donna messicana, per formalizzare intuizioni che Frida strappa al mondo visibile - i volti dei genitori e della sorella, il sentimento complesso per Diego Rivera - compagno nell'arte e nella vita -, ai segni della natura e della cultura messicana, consegnandoli a quello bidimensionale della tela. A partire da un incidente sull'autobus, Frida diventa portatrice di un dolore fisico che sembra urlarne uno più profondo che sta dentro la tradizione, anzi la Tradizione, quella femminile della resistenza e della rivoluzione quotidiana che affianca quella - più eroica? - degli uomini.
27 settembre
Un angelo alla mia tavola
(Nuova Zelanda, '90) di Jane Campion, con K. Fox, A. Keogh, K. Fergusson - 158 min.
(copia proveniente dalla "Cineteca Lucana" - Potenza)
Ci voleva la sensibilità particolare di questa regista neozelandese per narrare la storia della scrittrice Janet Frame, la più grande scrittrice neozelandese, scomparsa nel 2004 a 79 anni, considerata ingiustamente pazza per il suo carattere anticonformista e un po' introversa. Il film è diviso in tre parti per raccontare l'infanzia e l'adolescenza, poi la giovinezza e la maturità, per concludersi con la parte dei viaggi, dell'amore, del successo. È una storia che ci regala una visione speciale del mondo, con uno sguardo eccezionalmente creativo, lucido, profondo.
4 ottobre
Camille Claudel
(Francia, '88) di Bruno Nuytten, con I. Adjani, G. Depardieu - 170'
(copia proveniente dall'Istituto Cinematografico «La Lanterna Magica» - L'Aquila)
Bellissima e claudicante, decisa nonostante ogni difficoltà dell'epoca ad essere scultrice, Camille Claudel (1864-1943) diventa, a 19 anni, allieva e poi amante del più famoso scultore francese, Auguste Rodin. Riesce ad affermarsi come artista, ma diviene sempre più sola, povera, fino ad essere rinchiusa in un manicomio, dove rimase per ben 30 anni. Vi sono donne testarde che scelgono di sacrificare tutto pur di dipingere o scolpire. Ma esse spendono molte forze in questa lotta, molte forze per fronteggiare l'opinione pubblica e per vincere le intime resistenze degli altri...., ha scritto Simone de Beauvoir.
11 ottobre
Callas Forever
(Italia, 2002) di Franco Zeffirelli, con F. Ardant, J. Irons - 111'
Larry Kelly, impresario inglese che già in passato ha organizzato diverse tourneè di Maria Callas (1923 - 1977), propone alla divina di fare uno special riproponendo tre delle sue opere più famose. Lei ha perso la voce ma allora canterà nei film doppiata dalla sua stessa voce com'era una volta: la diva accetta. Ma poi, nonostante il trionfo, Maria sente di aver imbrogliato il pubblico e vuole che nel prossimo la voce sia la sua, con la voce di adesso. Il film non è documento, non è rivisitazione, è pura fiction: una visione diversa della più grande cantante lirica che con la sua arte ha rivoluzionato per sempre il melodramma e che ha detto: Sono una donna e una seria artista: gradirei essere giudicata per questo.
18 ottobre
The Hours
(Usa, 2002) di Stephen Daldry, con N. Kidman, M. Streep, J. Moore - 114'
Tre donne, tre epoche e un solo giorno per decidere che cosa fare della propria vita: se continuare ad essere schiave delle proprie ossessioni e delle proprie scelte o trovare la libertà in altro modo. Tre donne che si interrogano, combattono, affrontano le parabole oscure dell'esistenza per realizzare la propria liberazione. Ed un solo filo che unisce i destini di donne così diverse tra loro ricorrendo alle simmetrie: un'unica giornata per ciascuna, a partire da Virginia Woolf (1882-1941), prigioniera del tormento interiore, che scrive il romanzo "Mrs Dalloway"
organizzazione: P.A.T. Assessorato allEmigrazione, Solidarietà Internazionale, Sport e Pari Opportunità