Ursus Spelaeus. Un orso, una scoperta, una scuola, una mostra

Mostra

Nella cornice dello splendido Castello di Sabbionara di Avio, gestito dal FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, sarà ospitata dall' 11 maggio una mostra dal titolo Un orso, una scoperta, una scuola, una mostra dedicata all’Ursus spelaeus, il grande orso delle caverne estinto dai 20.000 ai 12.000 anni fa, curata da ragazzi e insegnanti dell’Istituto comprensivo di Avio.
I protagonisti principali dell’iniziativa sono i ragazzi e le ragazze delle classi seconde della Scuola Media di Avio, che da oltre un anno sono impegnati in un lavoro di studio e ricerca e nella predisposizione dei materiali espositivi, sotto la guida di un gruppo di docenti, coordinati da Mariagiulia Sottoriva, con il supporto tecnico dell’esperto Thomas Conci. L’iniziativa è resa possibile da un prezioso accordo stipulato dall’Istituto Comprensivo di Avio con la Cassa Rurale Bassa Vallagarina, con il Comune di Avio, con il Fai, con il Museo Civico di Rovereto, con il Museo Tridentino di Scienze Naturali, che, a vario titolo, hanno garantito la loro collaborazione.

La mostra ha un duplice obiettivo:
- documentare e valorizzare la scoperta di importanti reperti - appunto dell’Ursus Spelaeus e non solo - in una grotta sulle montagne aviensi;
- dar conto con efficacia comunicativa di un percorso didattico di ricerca interdisciplinare che ha coinvolto la Scuola Media di Avio.
Si tratta, in definitiva, di un’esperienza particolarmente significativa, sia sotto un profilo prettamente didattico, sia per l’indubbia valenza sociale e culturale, perché radica la scuola nella sua comunità. L'obiettivo è senza ombra di dubbio ambizioso: presentare al pubblico di Avio, e non solo, l’avventura della scoperta e lo studio del sito paleontologico della Grotta dei Pipistrelli del Monte Baldo.

Il Castello di Avio, suggestiva cornice che racchiude questa piccola mostra, è stato messo a disposizione dal FAI, il Museo Civico di Rovereto ha fornito i materiali e il video sulla Caverna dei Pipistralli, il prestito dello scheletro completo dell’Orso delle Caverne è stato accordato dal Museo Tridentino di Scienze Naturali, il suo trasporto è stato effettuato grazie all’intervento del Comune di Avio e infine, ma non ultima, la Cassa Rurale della Bassa Vallagarina ha permesso la stampa dei pannelli della mostra e del catalogo, e prima, della cartolina invito e della locandina.

Il Castello di Avio è una delle proprietà del FAI - Fondo Ambiente Italiano, che l'ha ricevuto in donazione dalla Contessa Emanuela Castelbarco nel 1977. Dopo un primo intervento di restauro ed adattamento alle visite, nel 1979 il Castello è stato aperto al pubblico ed i restauri sono continuati e continuao tutto in funzione delle necessità, ma soprattutto dei finanziamenti (soprattutto privati) che il FAI riesce a reperire. Oltre alle normali visite del pubblico per la visita in se stessa delle interessantissime strutture storiche e degli affreschi importanti conservati sia nella Casa delle Guardie che nel Mastio ed in altri ambienti, il FAI organizza annualmente diversi eventi di varia natura e portata: dalle manifestazioni enogastronomiche alle feste per bambini, dalle mostre di reperti storici di varia natura, alle mostre di arte e cultura antica, magari rivista in chiave moderna, e così via.


organizzazione: Istituto Comprensivo di Avio - collaborazione di Gruppo Grotte E.Roner Rovereto, Cassa Rurale Bassa Vallagarina,FAI Fondo per l’Ambiente Italiano,Comune di Avio, Museo Civico di Rovereto, Museo Tridentino di Scienze Naturali, APT Rovereto