Usavamo la cinepresa: storie in formato ridotto
Un viaggio nel passato attraverso gli sguardi della gente comune. Immagini, oggetti, suoni del cinema amatoriale accompagnano il visitatore lungo la storia del Novecento
Usavamo la cinepresa” è un'azione che appartiene al passato. Forse non ancora al passato remoto, ma comunque prima dell'arrivo del digitale. Nell'era delle pellicole “riprendere” o essere “ripresi” è stata un'esperienza comune a molti. Esperienza e gesto che è alla “preistoria” di quello che oggi ripetiamo continuamente, usando lo smartphone.
I formati ridotti indicano le pellicole realizzate in ambito non professionale a partire dagli anni venti fino agli anni ottanta del Novecento. Un campo molto vasto di produzioni filmiche, che vanno dal cinema di famiglia per uso domestico al documentario. Dal punto di visto storico diventano preziosi strumenti per cogliere i cambiamenti dei riti sociali, i modelli di comportamento, le trasformazioni del territorio del secolo scorso. Le storie in formato ridotto incontrano così la “grande Storia”.
La Fondazione Museo storico del Trentino conserva nella sua Cineteca numerosissime storie in pellicola e questa esposizione – una sorta di viaggio nel passato attraverso gli sguardi della gente comune - vuole essere un primo passo per valorizzare di un immenso patrimonio e la sua condivisione con il pubblico. I Musei servono anche a questo. Le Gallerie a mettere in scena tutto ciò.
“Usavamo la cinepresa” ripercorre alcune delle principali tematiche che caratterizzano i film amatoriali; i filmati in mostra verranno periodicamente sostituiti da altri, dando spazio così alla grande ricchezza di contenuti e di situazioni impresse sulle pellicole da centinaia di cineamatori.
Ma la mostra non è fatta di sole immagini. La storia dei “formati ridotti” è legata strettamente all'evoluzione tecnologica dei supporti filmici, delle cineprese e degli strumenti di proiezione e infatti alcune sezioni sono dedicate proprio all'esposizione di oggetti che hanno contribuito alla diffusione del film amatoriale.
La visita al percorso è infine accompagnata da una colonna sonora composta da alcuni dei brani più famosi della musica italiana. Quelle note e quei versi ricreeranno, almeno in parte, le emozioni e le atmosfere che si vivevano nei salotti di casa durante la proiezione delle pellicole.
“Usavamo la cinepresa” è una mostra curata da Patrizia Marchesoni, Lorenzo Pevarello, Roberta Tait e Michele Toss, e rimarrà aperta fino al 3 maggio 2020.
Ingresso libero