Vaia, la lunga notte. Fotografie di Stefano D'Amadio
Mostra a cura di Roberta Levi
Dal 2019, un anno dopo la tempesta Vaia, il fotografo Stefano D’Amadio ha documentato il territorio che si estende tra la provincia di Bolzano, quella di Trento e parte di territorio veneto, focalizzando poi la sua attenzione sulla Valle di Fiemme.
Di fronte a lui un paesaggio a tratti statico, come se si fosse fermato a quel fine ottobre 2018, ma in realtà anche dinamico grazie a quelle persone che lavorano incessantemente alla rinascita del territorio.
Il progetto verte su due binari: paesaggio e uomo. Questi sono i due nuclei su cui si basa la
mostra.
Il percorso espositivo, curato da Roberta Levi, si apre, al primo piano del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, con una serie di interviste. Sono voci di uomini e donne della Valle di Fiemme che improvvisamente da un ambiente famigliare si sono ritrovati in un luogo che a stenti riconoscevano.
Oltre al dolore si percepisce, nelle loro parole, anche un sentimento positivo, come se vedessero nella natura una sorta di seconda occasione per poter fare meglio e diversamente.
L’esposizione, che conta circa 30 fotografie, continua poi al secondo piano del museo e si sviluppa all’interno di tre sale comunicanti.
Forte l’immagine di un versante del passo Manghen con una moltitudine di alberi a terra.
Una foto che fa riflettere sulla forza della natura come potenza distruttrice, ma anche di rinascita.
Le fotografie di ritratti e di paesaggio sono accompagnate in mostra da frasi e citazioni utili a guidare lo spettatore all’interno dello spazio espositivo.
Il progetto, che ha subito un forte rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria in corso, non è ancora concluso. Il 2021 vedrà il fotografo impegnato anche nella realizzazione di un libro fotografico che raccoglierà tutto il materiale realizzato nel corso degli ultimi tre anni.
Il lavoro di Stefano D’Amadio ha preso avvio più di un anno fa, collaborando con FSC-Italia (Forest Stewardship Council ® ) a raccogliere le testimonianze di alcune aree colpite dalla tempesta.
Il prestigioso marchio di certificazione ambientale, che dal 1997 garantisce la gestione responsabile delle foreste da parte della Magnifica Comunità di Fiemme, patrocinia l’evento.
Questa nuova mostra conclude il programma espositivo del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme dedicato alla tempesta Vaia, fortemente voluto dall’ente comunitario, il cui territorio è stato danneggiato su oltre 1.000 ettari di superficie.
Nel luglio 2020 il museo ha inaugurato la riflessione su questo straordinario evento meteorologico con una esposizione (I giorni dopo Vaia attraverso le fotografie dei Vicini di Fiemme, allestita al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme fino al 5 aprile 2020) dedicata a raccontare i giorni immediatamente successivi alla tempesta attraverso le preziose fotografie scattate dagli abitanti della Valle di Fiemme.
il progetto fotografico “Vaia, la lunga notte”, invece, permetterà di riflettere sul post Vaia attraverso gli occhi di un “esterno”, facendo scoprire quanto tutto ciò che dovrà essere fatto per la ricostruzione del territorio non potrà fare a meno della continua partecipazione attiva della comunità.
Biografia Stefano D’Amadio
Stefano D’Amadio inizia la carriera professionale come fotografo di scena avviando importanti collaborazioni con registi quali Marco Bellocchio, Emanuele Crialese, Gabriele Salvatores, Daniele Vicari e Roberta Torre.
Nel 2003 vince il Premio Nazionale CliCiak come miglior serie fotografica a colori per il film Respiro e ottiene la menzione speciale nel 2004 e 2005 per i film Buongiorno Notte e Radiowest.
Pubblica nel 2004 il libro fotografico sul film Buongiorno, Notte di M. Bellocchio, edito da Argo. Collabora come direttore della fotografia alla realizzazione di numerosi documentari e videoclip.
Due documentari per la regia di Carlo Lizzani gli valgono con Voci di ieri e di oggi, Giuseppe Di Vittorio, la partecipazione al Festival di Venezia 2009, e il doc Giuseppe De Sanctis, viene presentato al MOMA di New York nel 2007. La fotografia per Acqua ferita di Ali Assaf partecipa come video installazione alla Biennale d’arte di Venezia 2011.
Attualmente collabora regolarmente con importanti testate italiane, L’Espresso, Vanity Fair, Io Donna,
National Geographic Italia. Ha esposto lavori presso Festival internazionale di Fotografia di Roma, Festival di Fotografia Europea, Macof.
Realizza progetti corporate per grandi Aziende. Vive e lavora a Roma.
partecipazione libera
Come poter visitare la mostra?
Il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme doveva riaprire al pubblico venerdì 4 dicembre, inaugurando la mostra “Vaia, la lunga notte. Fotografie di Stefano D’Amadio”.
Purtroppo l’emergenza sanitaria in corso costringe il museo a rimanere ancora chiuso al pubblico. Ma il museo ha deciso di non cambiare i propri programmi cercando di trasferire sul web diversi eventi, per continuare a rimanere in contatto con il proprio pubblico e magari farsi conoscere anche da nuovi futuri visitatori.
Il primo appuntamento on-line sarà venerdì 4 dicembre, alle ore 18, proprio con il lancio sul canale Youtube del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, di un video-anteprima della mostra.