Vaia: un tragico evento che obbliga a ripensarci
Uno sguardo olistico sulle opportunità e i cambiamenti
Nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile promosso da UNIPOLSAI viene proposto questo momento di riflessione su Vaia, la tempesta che a fine ottobre 2018, ha distrutto una parte non trascurabile delle foreste dolomitiche.
A quattro anni da questo disastroso evento proponiamo di fare il punto della situazione nelle aree colpite, ricordando non solo le iniziative intraprese, ma anche l’analisi delle criticità. Il tutto nella prospettiva del miglioramento del patrimonio forestale, della lotta ai cambiamenti climatici e all’avvio di una seria politica unitaria di gestione della montagna dolomitica.
Fra le relazioni centrali previste nella mattinata ricordiamo quella del geobotanico Cesare Lasen su “Foreste e biodiversità: i boschi del domani in epoca di cambiamenti climatici” alla quale seguirà la tavola rotonda “Le aree colpite da VAIA, a che punto siamo?” a cui parteciperanno Giovanni Giovannini, Dirigente Servizio Foreste Provincia di Trento, Gianmaria Sommavilla, Dirigente Servizio Foreste Provincia di Belluno, Guenther Unterhiner, Dirigente Servizio Foreste Provincia di Bolzano, Rinaldo Comino, Dirigente Servizio Foreste Regione Friuli Venezia Giulia.
Successivamente verranno presentate una serie di buone pratiche nell’ambito della rassegna “La foresta che cresce: visioni per la montagna di domani”.
Interverranno Bruno Crosignani, già direttore ufficio Cavalese Servizio Foreste Provincia di Trento, Alessandra Gomiero, Progettista recupero area Beldopian, Albino Angeli, Amministratore delegato Xlam Dolomiti, Andrea Giovannini, allevatore, Giada Mearns, insegnante CFP ENAIP settore legno Tesero.
Le conclusioni verranno affidate a Marta Villa del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento.
Modera Marika Giovanni, giornalista del Corriere del Trentino.
All'evento aderisce il gruppo di lavoro “Green deal delle foreste dolomitiche” costituitosi nell'inverno scorso con il concorso delle Acli trentine