Valle dei Mocheni - Ricerche e percorsi visivi sulla “valle incantata”
La Valle dei Mòcheni, abitualmente chiamata dai residenti e da coloro che la frequentano la “valle incantata”, rappresenta un areale di grande interesse etnografico, naturalistico ed economico.
Per l’edizione 2021 della B.I.T.M. si è ipotizzato un nuovo e più coinvolgente format espositivo che, ripercorrendo la progettualità degli anni precedenti (Valle del Vanoi, Marilleva, Monte Bondone e Val di Rabbi), fosse in grado di creare maggiore valore aggiunto sia per la rassegna in sé e per sé, sia per il territorio.
Per questa edizione sono stati chiamati ad interpretare il paesaggio mòcheno, da una poliedricità di punti di vista, quattro autori: Guido Benedetti, Luca Chistè, Francesco Franzoi e Michele Vettorazzi
Questa impostazione del lavoro, tenuto conto delle diverse cifre autoriali espresse da ciascun interprete, ha permesso di ottenere una articolazione tematico-interpretativa della “valle incantata”, basata sull’impiego di quattro diverse indagini.
Per Guido Benedetti, una lettura del tessuto urbano di alcuni areali della valle, compiuta, con una lettura comparativa delle vecchie mappe catastali, volta a significare ciò che è stato costruito, ricostruito e ciò che è andato perduto o che sopravvive all’incedere del tempo.
Per Luca Chistè, un’indagine su uno dei fenomeni che più impattano, dal punto di vista antropico, sulla percezione del paesaggio della Valle dei Mòcheni: lo sviluppo della coltivazione dei piccoli frutti, raccontati in termini di “processo” e di “impatto” visivo.
Francesco Franzoi, con un lavoro dedicato integralmente alle persone e ad alcune attività artigianali che caratterizzano la valle.
Infine, gli splendidi scenari registrati in alta quota con l’impiego calligrafico del bianco/nero, da parte di Michele Vettorazzi.
Un’importante novità, per questa edizione espositiva della B.I.T.M., è stata quella di aver coinvolto i partecipanti al corso di fotografia, tenutosi a Sant’Orsola e dedicato ai residenti in Val dei Mòcheni, le cui migliori immagini, selezionate dal docente del corso, Luca Chistè, hanno anch’esse trovato spazio nello sviluppo espositivo della rassegna.
ingresso libero