Vanità e affanni
Svezia, 1967
Titolo originale: Larmar och gör sig till
Genere: Drammatico
Durata: 100'
Regia: Ingmar Bergman
Cast: Börje Ahlstedt, Erland Josephson, Marie Richardson, Pernilla August, Anita Björk
Nell'ottobre 1925, in un ospedale psichiatrico di Uppsala, Carl Akerblom (B. Ahlstedt), eclettico inventore affetto da crisi nervose, sogna di girare il primo film sonoro della storia del cinema, dedicato agli ultimi giorni di vita di Franz Schubert. Oscar Vogler (E. Josephson), ricoverato anche lui, gli fornisce il denaro necessario, candidandosi come attore insieme ad altri che, dietro lo schermo, diranno le battute di dialogo dei personaggi, suonando dal vivo la musica. Affittata una sala, il cinedramma è interrotto da un guasto elettrico. Carl propone di continuare lo spettacolo come se si fosse in teatro. 3 film per la Tv di I. Bergman (gli altri sono Dopo la prova, 1984 e Il segno, 1986) dopo aver dichiarato che con Fanny e Alexander (1982) aveva chiuso col cinema. Idealmente diviso in 3 atti, non è né un film vero e proprio né teatro filmato, ma una sorta di compendio dei suoi temi e del suo lavoro sotto il segno della morte, aperto da una citazione di Macbeth di Shakespeare: "La vita non è che un'ombra che cammina".
organizzazione: Museo Storico in Trento