Vedo le nuvole, è bellissimo

Convegno

Mercoledì 11 maggio 2011, alle 17,30, a Trento, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55), il Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale organizza l’incontro-dibattito "Vedo le nuvole, è bellissimo". Astronauti e cosmonauti nella corsa verso lo spazio. Intervengono Fernando Orlandi e Piero Sinatti. Introduce Massimo Libardi.

All’inizio degli anni Sessanta – e non poteva essere altrimenti – ogni cosa veniva misurata con il metro della Guerra Fredda. John Fitzgerald Kennedy aveva vinto la corsa alla Casa Bianca, dopo una campagna elettorale senza esclusione di colpi, nel corso della quale aveva accusato il presidente Eisenhower di avere permesso che l’Unione Sovietica avesse più missili di quanti ne avevano gli Stati Uniti.
Oggi sappiamo che non era vero, ma lo Sputnik prima e la Vostok poi segnarono davvero una epoca. In ogni caso, il volo di Yurii Gagarin, il primo uomo nello spazio, testimoniava che i programmi spaziali sovietici erano molto più avanzati di quelli americani.
Erano anche tempi in cui la competizione e lo scontro fra Stati Uniti e Unione Sovietica erano accessi e in quel periodo si giunse assai vicini allo scontro diretto. Kennedy autorizzò il fallimentare sbarco a Cuba. Il successivo vertice a Vienna fu un disastro, per l’atteggiamento assunto dal segretario generale di Pcus Nikita Khrushchev, che considerava il presidente americano un ragazzino da intimidire. Poi seguì la costruzione del Muro di Berlino e infine gli aerei spia americani rilevarono la costruzione di rampe missilistiche a Cuba.
12 aprile del 1961 Yurii Gagarin circumnavigò la terra. Fu una sferzata per l’America. Poco più di un mese dopo Kennedy reagiva annunciando che ora la Nasa avrebbe avuto come missione “l’uomo sulla luna”. La “nuova frontiera” comprendeva così nuovi orizzonti.
Era iniziata anche la competizione per lo spazio, la competizione fra “cosmonauti” e “austronauti”. La competizione era anche ideologica e stava nella stessa scelta dei termini: i “cosmonauti” sarebbero stati gli esploratori della spazio, gli “austronauti” i conquistatori. Cosmo e Universo alludono a rapporti con lo spazio diversi tra loro, legati a suggestioni che fanno risuonare visioni del mondo alternative.
Gagarin fu trasformato nell'ambasciatore del comunismo spedito nei continenti per raccontarne le glorie. Divenne famoso ma perse la felicità, e passato il tempo delle strette di mano cadde in depressione. Gli impedirono di tornare nello spazio e il 27 marzo 1968 si schiantò al suolo durante un volo d’addestramento in compagnia di un altro esperto pilota collaudatore. La nebbia che quel giorno rendeva invisibile la zona della tragedia ancora avvolge la fine di una vita che fece sognare un nuovo futuro.
I primi anni Sessanta rappresentano un periodo particolare nella storia dell’Unione Sovietica e del blocco comunista, in cui le aperture si accompagnano ad avventure. Alcune di queste avventure non saranno perdonate a Khrushchev, che nell’ottobre del 1964 sarà rimosso dal potere. Oramai il blocco comunista non è più un monolite: la contesa carsica fra Mosca e Pechino e esplosa alla luce.

Come molte delle vicende sovietiche, qualla di Gagarin e del team attorno a lui è stata per anni avvolta nella più assoluta segretezza. Per decenni non si sono neppure conosciuti i loro nomi. Era un gruppo di 20 piloti, selezionati tra quasi 3.500 candidati. Alla fine la scelta cadde su Gagarin, per la sua bassa statura.
La politica governava tutto. Persino la data del lancio venne scelta da Khrushchev. Ha poi raccontato il figlio Sergei: “La data del lancio di venne scelta da mio padre... Doveva partire nella ricorrenza del primo maggio ma coincideva con un disastro avvenuto a Baikonur sei mesi prima quando per l’esplosione di un razzo morirono 82 tecnici e alti comandi militari. Non voleva rischiare l’unione di una festa con un eventuale altro disastro. Così si anticipò al 12 aprile”.
Le vicende politiche e culturali dell’Unione Sovietica di quegli anni e la storia della missione di Gagarin vengono rivistate nell’incontro-dibattito "Vedo le nuvole, è bellissimo". Astronauti e cosmonauti nella corca verso lo spazio, organizzato dal Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale a Trento, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55), mercoledì 11 maggio 2011, alle 17,30.


organizzazione: Centro Studi sulla Storia dell'Europa Orientale