Veni veni Emmanuel

Musica

Luoghi suoni parole

l'annuncio nelle Scritture

F. Biebl Ave Maria
canto medievale Verbum Patris hodie
F. Poulenc O magnum mysterium
F. Poulenc Quem vidistis pastores dicite
F. Poulenc Hodie Christus natus est
J. Gallus Resonet in laudibus
J. S. Bach Wie schon leuchtet der Morgenstern
A. Hammerschmidt Machet die Tore weit
F. Mendelssohn-Bartholdy Jauchzet dem Herrn alle Welt

CORO VINCENZO GIANFERRARI DI TRENTO
direttore: Ilaria Pasqualini
voci recitanti ELENA GALVANI e JACOPO LAURINO

Nel tempo di Avvento la Chiesa annuncia la venuta di Dio nell'oggi spesso inquieto degli uomini. L'avvento quindi educa gli uomini ad attendere. Attendere e gioire sembrano atteggiamenti estranei tra di loro e forse fuori moda nella nostra cultura, dove si gioisce solo se si possiede, mentre l'attesa viene percepita come ansia e incertezza. L'Avvento ci invita a una attesa gioiosa, non depressa, perché i profeti ci ricordano che Colui che viene è la Sapienza di Dio che dà ordine alle cose, è il Signore che riporta la storia verso Dio Padre, è la Radice che spunta dal tronco di lesse, il padre di Davide, e dà frutti di bene a tutti, è la Chiave che rinchiude la potenza della morte e apre le porte della vita, è l'Astro che sorge a illuminare la notte del mondo, è il Re atteso da tutte le genti, che ha progetti di comunione per tutti i popoli, è l'Emmanuele, il Dio con noi e non contro di noi. Il Natale ci dice che la novità inizia da una nascita e ci invita a cantare con stupore l'«oggi» di Dio che riempie il mondo di luce; il Natale ci chiama a celebrare il Figlio di Dio, entrato nella storia per sposare la nostra carne, per fare della nostra esistenza il luogo in cui incontriamo Dio e possiamo vivere da fratelli.
Don Lorenzo Zani

Edificata insieme al convento dai monaci benedettini che nel XI secolo dal Bergamasco raggiungono Trento, la romanica badia di san Lorenzo passa alla metà del XIII secolo al nuovo ordine domenicano, che fino al 1778, anno della soppressione napoleonica degli ordini religiosi, ne è titolare. Il complesso abbaziale conosce poi una progressiva decadenza, fino al restauro del 1955 e l'affido del tempio civico - la proprietà è passata al comune di Trento - ai padri cappuccini. Un recente restauro ne ha consolidato la struttura e qualificato lo spazio circostante. Prezioso luogo di incontro e di meditazione, nella sua sobria e gentile armonia, la badia offre un ascolto ottimale del repertorio vocale sacro

Il "Vincenzo Gianferrari" è un coro polifonico con repertorio che spazia sulla grande polifonia classica italiana e straniera, dal '500 ad oggi, selezionata attraverso un attento lavoro di ricerca musicologica. Il Coro iniziò l'attività a Trento nel 1968 per volontà e grazie all'intuizione del maestro Andrea Mascagni. Nei suoi trentasette anni di brillante carriera, sotto la direzione prima di Iris Niccolini, poi di Glauco Osti e - dal 1995 - di Ilaria Pasqualini, il Coro ha partecipato a concorsi e rassegne nazionali ed internazionali in Italia ed in tutta Europa. Dall'autunno del 1995 il Coro è diretto da Ilaria Pasqualini. Di rilevante importanza la collaborazione con l'Orchestra Philarmonia di Roma e l'Orchestra Accademia Filarmonica della Scala di Milano dirette entrambe dal maestro Marco Boemi nell'ambito del Festival Musica Riva e del Concorso lirico internazionale "R. Zandonai" di Rovereto. Affiancato da attori di prosa il Coro ha sperimentato l'interessante binomio canto-recitazione sui medesimi testi, offrendo una panoramica musicale e letteraria dal Cinquecento ai giorni nostri. Nel 1999, il Coro ha partecipato al Concorso corale di Vittorio Veneto nel corso del quale la direttrice, Ilaria Pasqua- lini, ha ricevuto il premio speciale della Giuria quale "direttrice di coro maggiormente distintasi per doti interpretative". Esegue, in prima europea, il Requiem di Shigeaki Saegusa per orchestra, coro e so- li; nel corso del 2002, affronta in più concerti la Messa in Re Maggiore Op. 86 per soli, coro e organo di Antonin Dvorak, che verrà riproposta a Roma nell'aprile del 2003. Coadiuvato dalla vocalista Luisa Giannini e dai pianisti Monique Ciola e Edoardo Bruni, il coro ha curato, per l'anniversario del suo 35° anno di attività, l'incisione di un CD con i Liebeslieder Op. 52 e i Neue Liebeslieder Op. 65 di J. Brahms, due raccolte di Walzer per canto e pianoforte a quattro mani, i cui testi sono tratti da "Polydorà" di G. F. Daumer. Per il 34° Festival di Musica Sacra esegue, con l'Orchestra del Conservatorio di Adria, lo Stabat Mater di Tommaso Traetta.
Il Coro è diretto da Ilaria Pasqualini.

Elena Galvani e Jacopo Laurino
Si diplomano all'Accademia dei Filodrammatici di Milano nel settembre 2003.
Accanto alla normale attività teatrale si dedicano all'ideazione di spettacoli e a varie attività in campo culturale -teatrale, fondando nell'agosto 2004, assieme ad altri diplomati, il gruppo Stradanòva. Presentano lo spettacolo "Baratti e simile lordura" a Castel Thun (Comune di Ton), a Taio, a Tres, a Trento (all'interno della stagione estiva 2005 del Centro Servizi Culturali S. Chiara) e nei poli scolastici di Cles e Tione (in collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino).
Collaborano con alcune scuole proponendo alle classi percorsi di lettura espressiva basati sui programmi scolastici e concordati con i docenti.
Nella stagione 2005 -2006, in collaborazione con il Teatro dei Filodrammatici di Milano, cureranno il progetto "Dante Nostro Contemporaneo", trilogia sull'Inferno dantesco rivolta alle scuole della Lombardia e all'Università degli Studi di Milano.


organizzazione: Federazione Cori del Trentino