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Convegno

Futuro Presente. Arte e nuove tecnologie
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Incontro con Studio Azzurro

Perdersi è un modo emblematico per rinnovare, per rivolgere lo sguardo verso direzioni originali. Chi intraprende una ricerca è bene che abbia dei riferimenti, per iniziare un percorso. Quelli forniti da Studio Azzurro - gruppo di ricerca artistica che si esprime con i linguaggi delle nuove tecnologie, fondato nel 1982 da Fabio Cirifino (fotografia), Paolo Rosa (arti visive e cinema) e Leonardo Sangiorgi (grafica e animazione), cui si è aggiunto nel 1995 Stefano Roveda, esperto in sistemi interattivi – si sviluppano in un immaginario e complesso sistema di coordinate. “Da una parte, all’estremità del primo asse, tracce, come ciò che differenzia un’interazione dall’interattività, all’altra estremità, partecipazione, un modo particolare di interattività, collettivo, meno esclusivo e parossistico. Sull’altro asse, da una parte, i luoghi della creatività, dove poter accogliere l’immaginario collettivo, dove riordinare una propria ricerca personale, dove continuare una propria formazione personale, dall’altra, il territorio, dove attingere conoscenza dove
intrecciare legami e relazioni efficaci”. L’attività del gruppo conta videoambienti, ambienti sensibili e interattivi, performance teatrali e film, opere sperimentali ma anche esperienze più divulgative nelle quali la partecipazione dello spettatore è attiva e significativa grazie a un impianto narrativo, ispirato all’ipertestualità e a una continua oscillazione tra elementi reali e virtuali.

Nella rassegna sono inseriti alcuni incontri con quelli che Studio Azzurro definisce compagni di viaggio. “I compagni, in questo viaggio raccontato, sono stati e sono molti. Ascoltare le loro narrazioni, vedere con i loro occhi quello che si è fatto insieme è come rispecchiarsi nelle azioni di altri, poter riacquistare, in un certo senso, quello che si cede in un’esperienza condivisa. Sicuramente diventare più ricchi, apprezzando il fatto di perdere qualcosa. Saranno racconti ed esperienze trasversali a contatto di discipline solo apparentemente distanti fra loro che parlano e mostrano per immagini e parole, visioni di possibili destinazioni, fatte per alcuni, in certi casi, non uscendo dalla dimensione delle sole immagini o delle sole parole, per altri soffermandosi al mondo della danza e del teatro e al rapporto del corpo e della musica con lo spazio, per altri ancora infine, spingendosi in ciò che l’universo interattivo ci permette e promette, rivelandone le possibilità e le forme con provvidenziali contatti e cortocircuiti”.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura - Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura - Mart - Associazione Incontri Internazionali di Rovereto - Dissonanze Armoniche - Nuovo Cineforum di Rovereto