Visita alla chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta
Giornate FAI d'Autunno 2021
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta domina maestosa l'abitato di Ala dalle pendici del Monte Corno ed è ben visibile, con la sua facciata rivolta ad ovest e l'alto campanile, dai viaggiatori che percorrono le vie di comunicazione della bassa Vallagarina.
L'interno è ad ampia navata unica, lungo la quale si aprono tre cappelle per lato, inquadrate da pilastri sorreggenti arcate a pieno centro. Altre due cappelle minori si aprono alla base dell'arco santo.
Situata nella parte più antica della città, fu menzionata per la prima volta nel 1178, fu consacrata il 30 maggio 1468 dal vicario generale del principe vescovo di Trento Giovanni Hinderbach, Albertino da Trino Monferrato.
Nella gestione dei beni vennero coinvolte fin dal Cinquecento le numerose confraternite sorte con finalità religiose, morali ed umanitarie, che prevedevano un organo di collegamento, la “Sentada”, composto dal Parroco, dal Vicario della città e da nove persone “savie e prudenti” scelte a scrutinio segreto fra le diciotto proposte dal Parroco e dal Vicario.
La confraternita più antica menzionata in Ala è quella della Beata Vergine (1501). Fu grazie alle confraternite e alla loro munificenza se oggi possiamo ammirare i beni storico-artistici che la chiesa custodisce.
Il 27 agosto 1916 una granata austriaca colpì la chiesa scoppiando all'interno e causando gravi danni a tutta la struttura.
Dopo il danneggiamento del 1916, i lavori di ristrutturazione si conclusero nel 1929, quando la chiesa venne riconsacrata e riaperta al culto.
Originariamente l'edificio prevedeva tre navate divise da colonne e tre altari. La chiesa venne riedificata nel 1501 con la costruzione di un presbiterio e un coro pentagonale oltre ai cinque altari. Riconsacrata il 13 dicembre 1561, per mano del vescovo Biagio Aliprandino, suffraganeo del principe vescovo e cardinale Cristoforo Madruzzo, venne nuovamente ampliata e ristrutturata dal 1614 su iniziativa dell'arciprete Alfonso Buonacquisto, che promosse gli scavi dietro la chiesa per ingrandire il presbiterio e il coro.
L'attuale pianta a navata unica risale al periodo fra il 1686 e il 1698, data che un tempo si leggeva sul frontone della facciata e che indicava presumibilmente la fine dei lavori.
Verso la metà del XVIII secolo, in concomitanza con la decorazione ad affresco e la realizzazione dell'altare maggiore, si aprirono le finestre laterali del coro. 18 novembre 1708 la chiesa venne nuovamente consacrata dal principe vescovo Giovanni Michele Spaur.
Tra il 1752 e il 1755 il pittore veronese Giorgio Anselmi eseguì la decorazione ad affresco con la Trinità in gloria, la Madonna e angeli musicanti sul catino absidale. Nel 1922 Giovanni Battista Jemoli affrescò le volte della navata e del presbiterio, elevato su tre gradini.
VISITE A CURA DI guide volontari del Gruppo FAI Rovereto e Vallagarina
Verrà formato un unico gruppo per ogni visita (max 20 partecipanti). Le visite sono riservate ai soli iscritti FAI.