Visita guidata alla Pieve di Vigo Lomaso

Manifestazioni ed eventi

Dopo il grande successo dello scorso anno, riproponiamo le visite guidate alle chiese di Vigo e di Dasindo, i due paesi che dal 1992 si sono uniti nella Festa dell'Agricoltura >>.
L'evento rappresenta un momento culturale importante della festa.
Gli amici, volontari della FDA sono ben contenti di riconfermare l'evento affiancandolo senza timore alle altre manifestazioni ormai consolidate della festa.
Peraltro l'auspicio è quello che l'agricoltura, vocazione e risorsa della zona, faccia sempre più rima con cultura.
In questa breve presentazione dell'evento non vogliamo certo darvi una panoramica esauriente di ciò che vedrete, ma solo un'idea per farvi intravvedere quale immenso tesoro d'arte, di storia, di cultura e di religione sia racchiuso nelle nostre due chiese. Non vogliamo neppure darvi certezze laddove ancora non ci sono, ma solo stimolarvi ad una ricerca ed ad un impegno anche personale per scoprire e meglio comprendere il nostro passato.
È logico e scontato che questo invito sia rivolto soprattutto ai giovani: il nostro passato è sempre e comunque scienza di vita, nel bene e nel male.
Peraltro è noto a tutti quanto attuale ed appassionato sia il dibattito sull'arte e sulla cultura in Italia: gli auspici e le aspettative sono tante perchè, nell'epoca delle riforme, si sta forse raggiungendo la massa critica per la più importante delle riforme: quella culturale appunto.
Noi, nel nostro piccolo mondo, abbiamo la grande opportunità di fare la nostra parte e dare il nostro contributo.
Due chiese dunque vengono presentate, tanto vicine e tanto diverse, una pieve quella di Vigo e un santuario quella di Dasindo.
Maestosa, severa e solenne la prima, bella, armoniosa e incantevole la seconda.
Fuori dal centro abitato la prima, tra le case del paese la seconda.

Ci troviamo sul sagrato della chiesa alle ore 17 del 14 agosto

PIEVE DI SAN LORENZO
Intensa è l'emozione quando si entra nella grande chiesa di Vigo e si scopre "lo spettacolare gioco di quattro file di colonne che delimitano le cinque navate della chiesa", la stessa emozione che si prova quando si entra nel duomo di Trento o in una una grande cattedrale.
La pieve di Vigo Lomaso, posta a breve distanza dal paese, in posizione dominante è dedicata a S.Lorenzo, patrono del paese. È costruita su un luogo di culto antico: lo testimoniano alcuni reperti e le piccole are trovate in zona e dedicate a divinità precristiane.
Indubbiamente è la prima pieve delle Giudicarie Esteriori ed è l'unica chiesa trentina con battistero esterno.
Sicuri della sua antichissima origine, non ci sono ancora certezze: il riscontro di "eleganti resti ornamentali" conferma un ruolo importante in epoca longobarda. Il portale, ricostruito, è sicuramente longobardo e probabilmente era preceduto da un piccolo nartece.
Si parla poi di una ricostruzione carolingia ad aula unica nel X secolo.
Un riscontro documentale certo è del 1207.
Nel XIII secolo prese forma la chiesa romanica, a capanna, a tre navate, col tetto a capriate che poggiava direttamente sulle colonne e sui muri perimetrali.
Non sappiamo quando fu costruita la volta della chiesa, in forme gotiche, in sostituzione delle capriate: si ipotizza la seconda metà del sec. XV, probabilmente in concomitanza ai restauri del dopo terremoto del 1457.
La nuova abside gotica, in sostituzione di quella romanica, è del 1497. Nello stesso periodo si operò un ampliamento, come documentato da una targa nel presbiterio. Si presume che i lavori siano avvenuti per volere del principe vescovo Udalrico IV di Liechtenstein e di Giovanni Weinach capitano di Castel Stenico, come testimoniato dagli stemmi posti in facciata.
Nel XVI secolo la chiesa fu ampliata con la costruzione di ulteriori due navate laterali. Nello stesso secolo si operò anche una decorazione a fresco della chiesa, ma poco se ne sa e comunque non ne rimane traccia.
Il rifacimento della canonica terminò nel 1495. Come detto la chiesa domina la valle, ma la sua facciata non è ben visibile da lontano proprio a causa della canonica eretta a pochi metri davanti.
Non si sa molto dei vecchi altari lignei, per lo più nominati negli atti visitali. Purtroppo furono tutti sostituiti nel corso degli anni dagli attuali altari marmorei che quindi sono relativamente recenti. Particolarmente bello doveva essere quello dell'altar maggiore, che nel 1633 era "assai pregevole e ornato".
Il campanile è stato ricostruito nell'Ottocento.
All'interno della chiesa, sopra la porta centrale c'era una vecchia cantoria in legno con organo a 36 registri. Nella ristrutturazione del 1924 cantoria ed organo vennero rimossi e all'esterno della facciata venne costruito il monumento ai caduti della prima guerra mondiale, il nuovo rosone con i dipinti di Carlo Donati di Verona. Dello stesso pittore e dello stesso periodo sono gli affreschi interni, compresi quelli dell'abside. È opinione di qualcuno che tali affreschi contrastino con l'armonia della chiesa.
Durante la visita verrà fatto notare come sia facile immaginare le fattezze della originaria chiesa romanica. È peraltro del tutto evidente come l'originaria facciata romanica, la parte in pietra a vista e con contrafforti digradanti, ben si stacchi e si differenzi dal resto della facciata facente parte del successivo ampliamento.
Autentiche sorprese riserverà la visita al battistero.