Visita guidata alle Nuove sale espositive permanenti del Museo Tridentino di Scienze Naturali
Società di Scienze Naturali del Trentino. Attività sociale 2009
Visita guidata alle
Nuove sale espositive permanenti del Museo Tridentino di Scienze Naturali
Sabato 10 ottobre la Società di Scienze Naturali del Trentino propone la visita guidata gratuita alle nuove sale espositive del Museo Tridentino di Scienze Naturali, recentemente riaperte al pubblico con nuovi allestimenti, installazioni interattive, exhibit e diorami: Liana Trentin accompagnerà lungo le sezioni di Biodiversità e Geologia illustrandone i contenuti, gli allestimenti e invitando a provare le varie postazioni interattive.
Programma
ore 16.25: ritrovo al Museo Tridentino di Scienze Naturali (via Calepina, 14 - Trento) e incontro con l'esperto Liana Trentin
ore 16.30: inizio visita guidata
ore 18.00: conclusione visita.
Le sale dedicate alla Biodiversità
L'esposizione prende il via con un approccio emozionale, cercando di suscitare stupore ed ammirazione per uno dei requisiti più peculiari della vita: l'infinita e sorprendente varietà di forme con cui è presente in ogni angolo del Pianeta.
Si susseguono vari corner tematici che spaziano da "Alla ricerca di ordine tra i viventi" in cui si introduce, attraverso un gioco interattivo, il concetto di sistematica, a "Biodiversi per adattamento e per evoluzione" che getta le basi per quello che sarà il filo conduttore di tutta l'esposizione: la biodiversità (varietà di specie) come risultato dell'adattamento durante l'evoluzione.
Molti altri i temi affrontati, a cominciare dai fattori bioclimatici che influenzano la distribuzione della biodiversità dal punto di vista geografico, analizzati in "Gradienti di vita", per continuare con "Piccoli e tanti, biodiversità del microcosmo" dedicato ai microorganismi e agli invertebrati che, per abbondanza di specie, contribuiscono maggiormente alla biodiversità globale e ricoprono un ruolo fondamentale nel ciclo degli elementi (produzione di O2 e assorbimento della CO2 atmosferica), "No limits: l'adattamento alle alte quote e alle condizioni limite" che spiega gli specifici adattamenti di alghe e insetti per sopravvivere e dominare negli ambienti d'alta quota, e ancora "Altamente adattati: animali e piante in alta quota" dove si possono osservare gli adattamenti alla vita in alta quota di animali e vegetali."Oltre le barriere: l'ostacolo delle Alpi" affronta infine le Alpi come imponente barriera geografica.
Lasciato l'ambiente d'alta quota l'esposizione conduce, progressivamente, verso valle affrontando le diverse tipologie ambientali che si possono trovare in Trentino. Gli aspetti legati all'azione dell'uomo vengono presentati nel corner "L'impronta dell'uomo". In "Adattamenti speciali: il fenomeno di arrossamento del Lago di Tovel e ricerche del Museo" si racconta l'impegno nella ricerca delle cause che hanno determinato la scomparsa del fenomeno dell'arrossamento del lago e al contempo l'azione di mediazione culturale realizzata presso la Stazione Limnologica del Lago di Tovel; mentre "Focus on hotspot: Tanzania" porta in una delle zone più incontaminate e ricche di biodiversità del mondo: le montagne dell'Eastern Arc in Tanzania, dove le ricerche scientifiche del Museo hanno portato alla scoperta di nuove specie di anfibi, rettili e mammiferi.
Le sale dedicate alla Geologia
Questo percorso espositivo esplora le peculiarità geologiche, paleontologiche, mineralogiche e morfologiche regionali e fa prendere consapevolezza dei fenomeni che hanno modellato l'attuale paesaggio alpino. Tre le chiavi di lettura esplicitate nelle esposizioni:
- la paleontologia come spiegazione dei processi di evoluzione dei viventi e del trasformarsi degli ambienti, che ha portato fino alla formazione della catena alpina. Attraverso reperti fossili di antichi organismi, di impronte di rettili permiani e triassici e di dinosauri giurassici, frutto delle ricerche della Sezione di Geologia del Museo, si viaggia lungo la linea del tempo verso gli ecosistemi alpini attuali;
- i processi geologici come artefici delle più tipiche e affascinanti morfologie dei paesaggi alpini, strettamente collegate al substrato geologico e alla stratigrafia locale. Grazie ad una grande carta fisica-geologica interattiva del Trentino, con fotografie e testi introduttivi e di approfondimento, si percorre virtualmente tutto il territorio scoprendone le peculiarità;
- il sottosuolo quale scrigno di risorse e tesori che, attraverso campioni e oggetti provenienti dalle collezioni storiche del Museo e da alcuni collezionisti privati, descrive i minerali caratteristici e le miniere più importanti del Trentino Alto Adige, ripercorrendo la storia mineraria locale.
organizzazione: Società di Scienze Naturali del Trentino