Voci dall'Iran. Festival Facebook
con autori dal lontano e inaccessibile Iran
VOCI DALL’IRAN. IL NOSTRO PRIMO FACEBOOK FESTIVAL
Come libreria abbiamo sempre organizzato moltissimi incontri, ospitando autori da tutto il mondo. Ed anche durante il periodo della chiusura della libreria, trasferendoci sui social, abbiamo continuato ad esercitare l’arte dell’incontro, proponendo conversazioni con editori, autori o nostri brevi interventi.
Abbiamo sempre cercato di aprire delle finestre sul mondo per conoscerlo e capirlo meglio. E vogliamo continuare a farlo, soprattutto ora che i confini sono diventati nuovamente qualcosa di reale e tangibile e chissà fino a quando lo resteranno.
Ricominciamo dunque con l’ideazione di un vero e proprio festival, in diretta Facebook dalla nostra pagina, con autori dal lontano e inaccessibile Iran, un Paese anch‘esso toccato dalla pandemia in atto, carico di storia e letteratura.
‘Voci dall’Iran’ vuole offrire a chi avrà la bontà di seguirci uno spaccato dell’Iran attraverso ospiti di grande competenza e presa.
Ovviamente organizzare dirette con autori che vivono in Iran significa mettere in conto rischi di ogni tipo, legate ai mille imprevisti possibili, ma crediamo ne valga la pena.
Due gli incontri di questa settimana ed altrettanti nella prossima per offrirvi, con collegamenti da Teheran e focus curati dai migliori nostri iranisti, un affresco di un Paese affascinante e complesso.
Questa settimana:
Venerdì 15, alle 19.00 Anna Vanzan, iranista ed islamologa, esperta di problematiche di genere nei paesi islamici ci racconterà l’Iran attraverso due libri da lei curati e pubblicati da Francesco Brioschi Editore.
Anna Vanzan ha tenuto corsi in numerosi atenei italiani e stranieri e attualmente insegna all'Università Ca' Foscari. Ricordiamo il suo notevole 'Diario Persiano', pubblicato da Il Mulino.
Per la casa editrice Francesco Brioschi Anna Vanzan ha curato i titoli di letteratura iraniana presenti nella collana 'Gli altri'. Fra di essi ci parlerà di 'A Tehran le lumache fanno rumore' di Zahra 'Abdi e di 'Spengo io le luci' di Zoya Pirzad, non a caso due scrittrici donne.
Zahra 'Abdi è una scrittrice iraniana, laureata in Letteratura persiana e in Letteratura e sufismo presso l'Università di Tehran.
Nel suo romanzo racconta il mondo delle donne che non vogliono subire la Storia, ma lottano per esserne protagoniste.
Zoya Pirzad, acclamata scrittrice di origini armeno-iraniane, è autrice di romanzi che hanno riscosso un grande successo internazionale; il libro che presentiamo ha vinto il prestigioso premio Golshiri come miglior romanzo: l'affresco di un idillio familiare che sfiorisce e poi rinasce.
Sabato 16, alle 19.00, in collegamento da Teheran, Mahsa Mohebali, grazie al suo traduttore Giacomo Longhi, ci parlerà del romanzo ‘Teheran Girl‘ e delle sue atmosfere: Mahsa Mohebali, in passato già nostra ospite a Rovereto in quello che resta il nostro incontro più partecipato di sempre, è un’autrice di culto in Iran, dove il suo ‘Non ti preoccupare’ suscitò enorme scalpore per la sua protagonista femminile che si muoveva in una Teheran spaventata da scosse di terremoto e preoccupata solo di recuperare oppio per sè.
Le donne della Mohebali sono molto distanti dai classici stereotipi e molto più simili, nell’aspetto e nelle ambizioni alle donne occidentali.
La prossima settimana altri due ospiti a chiusura del Festival:
sempre di venerdì avremo Mohammad Tolouei. Dopo aver studiato cinema e letteratura all’Università di Sure ha pubblicato diversi romanzi e racconti per adulti e ragazzi ed ha vinto il più prestigioso premio letterario iraniano - il Golshiri - nel 2011, fondando poi la rivista Nadastan dedicata alla non-fiction di enorme seguito fra i giovani.
Nel suo ‘Le lezioni di papà’ compone una piccola saga attorno alla figura di suo padre, Ziya, improbabile capofamiglia che parte per il fronte dopo una lite coniugale, nasconde un passato da guerrigliero, sogna di trascinare la famiglia in Europa e tenta di approfittare del clima di incertezza seguito alla rivoluzione del ’79 per compiere il salto sociale.
E poi sabato il gran finale, ancora avvolto nel mistero: tutto dovrebbe esser a posto per ospitare la più importante esponente intellettuale della diaspora iraniana dopo la Nafisi, ma ne daremo presto conferma.
Il nostro sforzo per l’occasione è tanto, ma lo sosteniamo grazie alla correttezza dei nostri lettori ed alla nostra passione. Possiamo solo sperare che se i libri saranno interessati, verranno acquistati presso di noi: questo ci consentirebbe di organizzare ancora manifestazioni di questo tipo, totalmente gratuite per chi vuole seguirle.