Volevo solo fare l'attore
scritto e interpretato da Thomas Rizzoli
“Cosa fai nella vita?”
“L’attore.”
“No, intendo, di lavoro cosa fai?”
Quale “artista” non conosce questa situazione? VOLEVO SOLO FARE L’ATTORE è un monologo, un one-man-show, senza quarta parete, che vuole sfatare (o forse confermare) i luoghi comuni su chi svolge una professione artistica.
Ad un settore come la cultura, che anche in tempi non sospetti arrancava a fatica, il coronavirus sicuramente ha dato il colpo di grazia. Sparare sulla croce rossa è un eufemismo, qui la croce rossa è stata bombardata.
E forse è proprio questo il momento di raccontare la vita di un attore, uno come tanti, dall’interno, dal punto di vista di un addetto ai lavori, raccontando aneddoti, parlando con il pubblico.
Cosa vuol dire fare l’attore?
Quali sono i benefici (se ci sono), ma soprattutto quali sono i sacrifici?
Cos’è l’arte?
Cos’è il talento?
Il rapporto con i grandi teatri, le istituzioni, il pubblico, la politica, i critici, i registi, i colleghi. Soprattutto i colleghi. È arrivato il momento di dire le cose come stanno, con rispetto, ma senza peli sulla lingua, mettendo anche un po’ alla prova l’autoironia del pubblico.
È arrivato il momento di parlare seriamente, ma senza prendersi troppo sul serio, ridendo, soprattutto di se stessi.
Thomas Rizzoli è stato selezionato per far parte della Piattaforma regionale per lo spettacolo dal vivo, un’iniziativa di Teatro Stabile di Bolzano, Centro S. Chiara Trento, Coordinamento Teatrale Trentino, sostenuta dalla Regione Trentino-Alto Adige
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Studio per uno spettacolo > online mercoledì 9 dicembre | ore 21.00
partecipazione gratuita