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Convegno

Progetto "Invito alla Vita"
Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari

La serata rientra in una serie di iniziative che abbiamo sviluppato in questi mesi nell'ambito di tutto il territorio trentino, con lo scopo di favorire la conoscenza del Progetto "INVITO ALLA VITA", progetto di prevenzione del fenomeno suicidario a livello provinciale.
Tale progetto, avviato il 4 dicembre 2008, si prefigge di sviluppare la sensibilizzazione della collettività alla tematica, di promuovere la capacità di riconoscere il disagio, di ridurre i pregiudizi verso chi ne è affetto e far conoscere e favorire il ricorso ai Servizi Specialistici del territorio.
In questi mesi è stato quindi nostro sforzo continuo quello di diffondere la conoscenza di tale progetto al maggior numero di persone, allo scopo di ridurre la solitudine e l'isolamento di chi soffre, spesso in silenzio, e teme o dispera di poter trovare un ascolto o un valido aiuto.
Nella serata verranno diffuse informazioni circa il Progetto "Invito alla Vita" e si approfondiranno i temi della COMUNICAZIONE e dell'ASCOLTO con interventi di esperti del Centro di Salute Mentale di Trento e volontari della linea telefonica "Invito alla Vita"

LINEA TELEFONICA INVITO NALLA VITA
Si tratta di un numero verde 800 061650 attivo 24 ore su 24, gestito da Volontari con esperienza in ambito di disagio psichico, finalizzata ad interrompere l'isolamento delle persone sole e/o in difficoltà, ridurre lo stigma, migliorare le conoscenze inerenti le risorse del territorio e favorire l'aggancio ai Servizi.
PARTECIPAZIONE LIBERA
al termine dell'incontro verrà proposto ai partecipanti di rendersi protagonisti in maniera attiva all'interno della linea telefonica dedicata.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconosce il suicidio come una grave emergenza sanitaria. Sebbene i dati relativi il fenomeno siano molto difficili da valutare, sicuramente sottostimati a causa del tabù che tuttora rappresenta, il suicidio si attesta come seconda o terza causa di morte per i giovani, ed i tentativi di suicidio risultano venti volte maggiori dei suicidi stessi, con relativi costi sociali ed emotivi enormi. Il suicidio, quindi, è un evento che non può rimanere confinato esclusivamente in una dimensione privata, ma è un fatto sociale, dove ogni individuo, singolarmente e nella collettività, può dare il proprio contributo per favorire la costruzione di una comunità maggiormente solidale e capace di prendersi cura di sé.
Il progetto di prevenzione per il trentino (coordinato dal dott. Mercurio, direttore dell’Unità Operativa 1 di Psichiatria, e del quale fanno parte i rappresentanti delle cinque Unità Operative di Psichiatria che operano in provincia) in accordo con le politiche di salute pubblica promosse dall’OMS, sta attuando una campagna diversificata ed un lavoro di cooperazione con le realtà territoriali.
La campagna è iniziata nel 2008 e dopo un primo periodo di sensibilizzazione, informazione e coinvolgimento nell’ambito dell’Azienda Sanitaria stessa e verso Associazioni, Ordini Professionali e gruppi di volontariato che operano nel contesto territoriale, in data 4/12/2008 il progetto è stato presentato alla comunità attraverso un convegno ed è diventato operativo sul territorio.
È stata effettuata e prosegue una massiccia distribuzione di materiale informativo inerente il fenomeno, le possibilità e modalità di intervento. Sono stati fatti degli incontri di sensibilizzazione a livello comunitario, aperti a tutta la cittadinanza con la finalità di fornire corrette informazioni e sensibilizzare alla problematica.

È stato, inoltre, avviato un attivo coinvolgimento di varie figure professionali, si sono effettuati dei corsi per insegnanti, farmacisti, forze dell’ordine, medici di medicina generale ed infermieri di territorio finalizzati a fornire indicazioni inerenti le possibilità e modalità di intervento nelle possibili situazioni di crisi, che hanno attestato una buona adesione, e sono previsti ulteriori incontri di approfondimento in un’ottica di gruppi di territorio.
Si sono inoltre stabilite delle collaborazioni con l’Arcivescovado ed altri Ordini Professionali.
Per chi sta vivendo un momento di crisi o difficoltà, da dicembre è operativo un numero verde (800 061650), attivo 24 ore su 24 e gestito da volontari adeguatamente formati, a cui potersi rivolgere in situazioni di crisi. La linea telefonica riceve quotidianamente circa una decina di telefonate con problematiche ed utenza diversificate; i volontari forniscono ascolto, supporto e, se necessario, accompagnamento ai Servizi Specialistici e/o ad altre risorse territoriali. Prosegue la formazione di nuovi volontari e gli incontri di verifica e supervisione con chi opera in quest’attività di volontariato.
La linea telefonica è gestita da volontari che hanno deciso di dedicare del tempo a persone in difficoltà offrendo un ascolto non giudicante, solidarietà e sostegno; alcuni provengono dalle file dell’AVULSS, la storica associazione dei volontari, altri sono persone che hanno sentito il bisogno di mettere la propria esperienza (anche dolorosa) al servizio degli altri. “Mentre ci mettiamo all’ascolto di chi sta dall’altra parte della cornetta - testimoniano alcuni volontari (rigorosamente anonimi, come esige questa formula) - sentiamo che ne viene un arricchimento anche per la nostra crescita umana. Non offriamo facili soluzioni ai problemi di chi c’è dall’altro capo del telefono, ma un ascolto attento, empatico, uno spazio in cui poter condividere e fronteggiare, insieme a chi chiama, la sofferenza prima che abbia il sopravvento. Perché, spesso, la possibilità di sfogare un’angoscia, di sentirla finalmente espressa, condivisa, ce la fa sentire meno dolorosa, ci fa sentire meno soli o impotenti. Aiutiamo chi chiama a ritrovare la serenità e la calma necessaria per poter affrontare con maggior chiarezza la propria difficoltà. Nel rispetto di ogni persona e di ogni problema, non diamo consigli, ma aiutiamo chi telefona ad aiutarsi, ne nasce un rapporto di fiducia, ricambiata”. In questi mesi è stato quindi nostro sforzo continuo quello di diffondere la conoscenza di tali iniziative al maggior numero di persone, allo scopo di ridurre la solitudine e l'isolamento di chi soffre, spesso in silenzio, e teme o dispera di poter trovare un ascolto o un valido aiuto.
Ecco perchè pensiamo sia indispensabile raggiungere sempre più un maggior numero di persone attraverso questa attività di sensibilizzazione e, a tal proposito saremo presenti in alcune giornate presso il punto vendita Coop Superstore per distribuire materiale informativo, dare informazioni sul progetto e coinvolgere nuove persone.

Aumentano le telefonate, dovrebbero aumentare anche i volontari. Per la linea telefonica del progetto “Invito alla vita” si cercano nuovi volontari. Per diventare operatori di questa linea telefonica, prima di accedere al volontariato, si effettua un corso di preparazione in cui è possibile apprendere le principali nozioni che aiuteranno durante il servizio al telefono; non sono richiesti titoli di studio particolari ma una grande disponibilità all’ascolto. Chi è interessato a diventare volontario di questa linea telefonica può avere informazioni
telefonando al numero 0461 902882


organizzazione: Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari