Volti e voci

Mostra fotografica

“Volti e voci. Generazioni di donne che lavorano a confronto”: è il titolo della mostra fotografica, curata da Paola Bernardi, che presenta una serie di ritratti fotografici eseguiti da Elena Munerati. La mostra, organizzata dall’Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento, Servizio attività culturali, presentata in anteprima a Trento, sarà ospitata dal 13 maggio all’11 giugno nel sottotetto del Museo di Riva del Garda. L’inaugurazione si terrà venerdì 12 maggio alle 20.30 presso il Museo.

Durante l’inaugurazione è prevista la presentazione del catalogo della mostra: “Volti e voci”, con la partecipazione delle autrici Emanuela Renzetti, Paola Bernardi, Maria Luisa Crosina, Elena Munerati e la presenza della vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento e assessore alla cultura Margherita Cogo.

La mostra fotografica, che raccoglie 19 ritratti di donne realizzati da Elena Munerati seguendo una linea intergenerazionale di donne che lavorano o hanno lavorato nello stesso ambito, è accompagnata da un catalogo con testi della storica Maria Luisa Crosina, dell’antropologa Emanuela Renzetti, che ha intervistato le donne coinvolte, corredate dai ritratti fotografici, e di Chiara Saraceno che racconta le sue impressioni rispetto al periodo in cui ha vissuto a Trento.
Una mostra “discreta”, secondo le parole della stessa curatrice Paola Bernardi, che ha una dimensione intima, essenziale nella sua esposizione, dove la comunicazione, più che alle parole, è affidata ai volti resi espressivi dalle ottime fotografie dell’artista trentina Munerati.

Secondo la curatrice, Paola Bernardi: “Sono ancora una volta le donne ad attirare la nostra attenzione e il motivo di fondo è questa straordinaria capacità che hanno di riuscire a conciliare impegni e situazioni diverse nella loro vita. Il lavoro è una realtà che conoscono assai bene perché quasi ognuna di loro la pratica quotidianamente, sia che si tratti di lavoro domestico che di qualsiasi altra attività svolta che garantisca loro un reddito individuale. È proprio questo desiderio di capire e di approfondire, anche rispetto a noi stesse, che ci ha spinto a cercare di raccogliere una serie di testimonianze che possano aiutarci a riflettere su questi temi. Sono state incontrate due generazioni di donne, in qualche caso tre, che hanno svolto, per interesse o per necessità, la stessa attività: il lavoro delle madri s’intreccia quindi con quello delle figlie favorendo un maggiore scambio e testimoniando una sorta di eredità lavorativa nel tempo. Ognuna di queste donne – conclude Paola Bernardi – ha dovuto fare i conti nella propria vita con il tempo, il tempo dedicato al lavoro, quello dedicato alla famiglia e quello spesso sottratto a se stessa. Il problema dell’impegno femminile resta sempre e comunque quello di doversi dividere tra più ambiti diversi e quindi di rinunciare spesso al tempo per sé”.

Il catalogo completa la mostra fotografica con i testi: Elena Munerati isola, attraverso il suo sguardo e la sua sensibilità, i volti delle donne incontrate nel corso delle interviste, in inquadrature che impediscono ogni possibile distrazione dal soggetto rappresentato restituendocele in una essenzialità densa di significati; Maria Luisa Crosina affronta a grandi linee la storia del nostro territorio che ha visto non pochi mutamenti nel corso dell’ultimo secolo; Emanuela Renzetti, avvalendosi delle interviste raccolte, traccia dei brevi profili e si interroga proprio sull’influenza che può aver avuto nella vita delle donne il fatto di avere come specchio una madre che ha scelto o si è trovata a dover scegliere di lavorare; Chiara Saraceno offre una testimonianza sul periodo da lei trascorso a Trento quale donna impegnata non solo nel lavoro ma anche nel movimento femminista in una delle fasi più ricche di fermenti per la nostra città.


organizzazione: Provincia autonoma di Trento, Servizio attività culturali - Comune di Riva del Garda, Biblioteca Civica, Museo Civico