Vortex temporum
Nel vortice del tempo di e con Roberto Conz
In dialogo con Paolo Miorandi ( lo psicoterapeuta e scrittore a cui dobbiamo ‘Verso il bianco’, cronaca di un viaggio sui luoghi del grande scrittore svizzero Robert Walser, successo inaspettato per le edizioni Exòrma), Robert Conz racconta la pratica del comporre.
Nel suo ‘Vortex temporum’, pubblicato con testo bilingue, dalle raffinate edizioni francesi ‘Donner lieu’, Conz spiega come comporre voglia dire “fare i conti” con paradigmi ereditati: flussi, segmentazioni, sovrapposizioni.
La composizione è un tema affascinante e complesso: creativo sicuramente, ma figlio di ciò che come persone siamo stati. Tutti i musicisti, gli scrittori e gli artisti visivi hanno finito con il confrontarcisi.
Attraverso i linguaggi della musica e delle arti visive, è possibile secondo Conz ripensare a ciò che siamo ed al nostro stare insieme.
Roberto Conz, nato a Mogadiscio, in Somalia, nel 1955, oggi vive e lavora a Rovereto.
Specializzatosi in liuto barocco alla Civica Scuola di Milano con Paul Beyer, ha poi studiato fotografia al DAMS di Bologna.
Ha esposto ad Art Miami ed ha rappresentato la fotografia italiana al Museo d’Arte Moderna di Bratislava, realizzato piėce di teatro performance con il drammaturgo cileno Alberto Kurapel ed è autore di diversi libri legati al tema della composizione ed al rapporto fra musica antica e contemporaneità.