Walk on the wild side

Convegno

Barycentro e professionaldreamers organizzano WALK ON THE WILD SIDE. QUALE CULTURA PER I PROCESSI E LE POLITICHE TERRITORIALI?
Con Andrea Bocco (Politecnico di Torino), Paolo Dalla Sega (Università Cattolica di Milano) e Fabrizio Panozzo (Libera Università di Bolzano).
Introduce e coordina Francesco Gabbi (IUAV Venezia).
Interviene Massimo Milanaccio.

Cultura è sempre stata una parola chiave nella storia italiana che in questi ultimi anni è diventata centrale anche nell'agenda delle politiche pubbliche.
Nel corso degli ultimi decenni infatti la circolazione di idee e di autori che parlano del ruolo positivo della cultura nelle strategie per affrontare i problemi urbani ha portato all'emergere di una narrativa sempre più standardizzata circa lo sviluppo urbano, dove concetti come cultura e creatività sono visti come un infallibile motore di riqualificazione. Il risultato è quello di rappresentare la cultura e la creatività come una panacea per ogni tipo di problematica urbana, una soluzione capace di superare ogni preesistente struttura e in grado di produrre una società più inclusiva e democratica.
La città di Trento sembra aderire a questa idea di sviluppo attraverso la cultura, prova ne sono le grandi opere di riqualificazione urbana come il MUSE o le nuove sedi universitarie, l'organizzazione di grandi eventi scientifico culturali quali il Trento Film Festival e il Festival dell'Economia e in generale la riorganizzazione e la creazione di nuovi centri di ricerca di eccellenza.
Oltre a queste operazioni di ampia portata, sono sorte parallelamente altre iniziative su scala locale che hanno coinvolto quartieri e angoli della città di Trento. Un caso emblematico è in questo senso il quartiere di San Martino, che negli ultimi anni è stato investito da una serie di iniziative, pubbliche come private, che tentano di valorizzarne l'aspetto culturale. L'apertura di studi per giovani grafici e architetti, di luoghi per concerti dal vivo ed attività letterarie, di una libreria di seconda mano e altre attività cosiddette “creative” contribuiscono a creare un contesto particolarmente vivo che si esplicita e trova espressione nella riuscita festa, giunta alla quinta edizione nel 2013, denominata “Il fiume che non c'è”, che riesce a coniugare il carattere popolare del quartiere con un'offerta culturale – musicale di alto livello. 
San Martino e il processo che annualmente dà vita ed accompagna l'organizzazione de “Il fiume che non c'è” si configurano come un interessante e riuscito caso di utilizzo dello strumento culturale per una riqualificazione sociale del territorio urbano.
 
Nel corso della mezza giornata di Venerdì 17 Maggio si cercherà, attraverso l'intervento di studiosi che si sono interessati di cultura e politiche territoriali, di capire meglio il fenomeno e delineare alcune indicazioni che riescano a guidare l'intervento culturale, pubblico come privato, sui territori.

Informazioni: 0461262802, 3408890793, barycentro@delfino.coop