Willy Verginer - Rayuela
a cura di Luca Beatrice
Odles, Steles, Paja, e Planadices: con queste quattro parole ladine, che indicano ciascuna un diverso stadio del legno, Willy Verginer descrive la materia con cui lavora, dando vita a narrazioni sul filo dell’assurdo.
Per “Rayuela”, la sua prima personale allo Studio d’Arte Raffaelli di Trento, l’artista gardenese presenta una nuova serie di lavori il cui tema ruota attorno al “gioco del mondo”, presente in tutte le culture e paradigma della vita stessa. A partire dall’omonimo libro cult di Julio Cortazar, il lavoro di Verginer si snoda attraverso un percorso scultoreo in cui protagonista principale è la materia lignea, lavorata con sapienza artigianale e dipinta secondo la densità simbolica del colore.
Le figure a grandezza naturale scolpite dall’artista prendono vita propria, liberate dall’apparente rigidità del blocco di legno e impadronendosi degli spazi della galleria. In un sussurrato parallelismo con il romanzo a cui sono ispirate, le opere di Verginer delineano molteplici percorsi, in cui ogni pezzo è autonomo e al contempo legato agli altri, in un poetico gioco di rimandi dove lo spettatore è lasciato libero di orientarsi o perdersi. Anche l’uso dei colori – su tutti il rosa, accattivante e fanciullesco – invita al compimento di un passaggio mentale, che si traduce in un invito a vivere con purezza e stupore.
La mostra inaugurerà giovedì 15 ottobre in presenza dell’artista, previo appuntamento nelle fasce orarie 16:00-20:00.
Il catalogo della mostra, edito da Vanilla Edizioni, contiene testi di Luca Beatrice, Gabriele Lorenzoni, Roberto Festi, e un’intervista all’artista. “Rayuela” prosegue in galleria fino al 28 febbraio 2021 nei consueti orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15.30 alle 19:30, il sabato dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:30 alle 18:30.
Il video documentario in cui l'artista racconta il dietro le quinte della sua opera.