Wolfgang Amadeus Mozart: Grande Messa in do minore K 427 per soli, coro e orchestra

Musica

Sylva Pozzer soprano
Roberta Pozzer soprano
Sergio Rocchi tenore
Mattia Nicolini basso
Coro Polifonico Castelbarco
Orchestra Accademia I Filarmonici
Direttore Luigi Azzolini

CANTERÒ CON LO SPIRITO, MA CANTERÒ ANCHE CON INTELLIGENZA
Così Paolo di tarso, rivolgendosi alla comunità di Corinto (1 Cor. 14,15) , indica i due aspetti essenziali della musica di dio: l’intima, spontanea adesione dell’uomo al suo canto di preghiera, e la necessità che esso sia chiaro affinchè tutti gli uditori possano comprenderlo.

"..E’ vero quello (che ho scritto) del mio obbligo morale; e non ho lasciato scorrere quell’espressione dalla mia penna senza intenzione. Ho veramente fatto questa promessa a me stesso e spero sinceramente di mantenerla.." (4 gennaio 1783 W.A.Mozart, lettera al padre)

Poco prima di sposare Costanze il 4 agosto 1782, Wolfgang Amadeus Mozart fece un voto: Che in segno di ringraziamento avrebbe composto una Grande Messa. Cinque mesi dopo annunciava al padre che il lavoro era già per metà terminato.
Con questi spunti offriamo un itinerario di lettura di una delle pagine di musica sacra riconosciuta universalmente come capolavoro assoluto. L’originale sintesi, fra caratteri sacri e profani, fra stili vocali e strumentali nonché corali e solistici, offerti da Mozart con grandezza inarrivabile, conduce l’ascoltatore in un mondo sonoro ricco di tensioni spirituali.
Luigi Azzolini


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