Work. Art in progress n. 14 / Catalogo di Santiago Sierra / Forum Exibart

Convegno

Dopo l'inaugurazione alle 17.00 di "VideoNatale in via Belenzani", alle 17.45, presso la Sala degli Affreschi della Biblioteca Comunale, è il momento di una triplice presentazione, con la presenza dell'Assessore alla Cultura del Comune di Trento Lucia Maestri, del direttore della Galleria Civica Fabio Cavallucci, e dell'editore Giovanni Sighele proprietario della Emmi e del portale d'arte Exibart.
Viene infatti presentato l'ultimo numero della rivista "Work. Art in progress" edita da Curcu & Genovese, in verità uscita da un mese ma mai presentata ufficialmente.
Esce invece per l'occasione l'ampio catalogo di Santiago Sierra, edito da Silvana Editoriale, a cura di Fabio Cavallucci e Carlos Jimenez.
E infine viene presentata una novità assoluta, realizzata dalla Emmi in via sperimentale, che consente di mettere on line sul sito Exibart i commenti del guest book della mostra di Santiago Sierra.
Sarà un'occasione, per gli interessati, anche per approfondire la figura di questo artista forte e provocatorio, il cui lavoro specifico realizzato a Trento sta riscuotendo un notevole successo.

Work. Art in progress n. 14
Un fascicolo ricco ed equilibrato, sia nei testi che nelle immagini, il n. 14 della rivista “Work. Art in progress”, il magazine della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento edito da Curcu e Genovese e da hopefulmonster. Si apre, immancabilmente, con il progetto speciale di Santiago Sierra Una persona, attualmente in corso in galleria. Non la descrizione del lavoro, che rischierebbe di togliere la suspense per chi intende ancora sperimentarlo, ma le impressioni di alcuni visitatori raccolte da Cristina Natalicchio e un’intervista all’artista di Mariella Rossi. Un modo per stare intorno all’opera, cercare di ascoltare il rumor che la circonda, più che descriverla.
La parte centrale della rivista è dedicata al percorso che la Galleria Civica ha compiuto nel corso dell’estate sulla performance: La Galleria dell’Amore, che ha visto lo spazio trasformato dagli artisti dell’IPG di Marina Abramovic in un luogo di incontro dove realizzare delle performance serali, il Bar dell’Amore, per terminare poi nel Primo Premio Internazionale della Performance, concluso a settembre presso la Centrale di Fies.
Nella parte centrale della rivista si apre la discussione sul Crac, il centro di ricerca per l’arte contemporanea che potrebbe nascere a Trento, un percorso che la Galleria Civica potrebbe intraprendere nei prossimi mesi: testimonianze sulla necessità di creare istituzioni dedicate alla mescolanza tra le arti e agli interventi pubblici da parte di Jens Hoffmann, Pier Luigi Tazzi, Hedwig Fijen, Pier Luigi Sacco e Rirkrit Tiravanija.
Nella rubrica Geografie si parla di Traffic Zone, il ciclo di mostre come rete di scambio tra varie istituzioni: un modo per rendere più dinamica la giovane arte contemporanea. In queste pagine le prime tre edizioni, realizzate con la collaborazione dell’Opera Universitaria di Trento, con le città di Torino, Venezia, Verona. L’intervista all’artista trentino Diego Mazzonelli, che espone per la Galleria Civica dal 17 dicembre presso lo Spazio Foyer del Centro Servizi Santa Chiara, chiude la rivista.

Catalogo di Santiago Sierra
Con le sue 250 pagine di immagini e testi in tre lingue (italiano, inglese, spagnolo) è il catalogo più completo su Santiago Sierra, quello prodotto dalla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento ed edito da Silvana Editoriale.

Si apre con una larga descrizione del percorso dell’artista di Fabio Cavallucci, continua con uno splendido saggio sul “teatro” di Santiago Sierra di Carlos Jiménez, e con un’intervista a cui l’artista a cui risponde con tono spesso accigliato, a volte quasi polemico, sulle interpretazioni che la critica fa abitualmente del suo lavoro. C’è poi la parte delle opere, dalle prime di carattere sostanzialmente minimalista, a quelle forti e provocatorie che l’hanno reso celebre come Linea di 250 cm tatuata su 6 persone pagate (1999), dove sei giovani disoccupati di La Havana furono pagati per farsi tatuare in modo permanente una linea sulla schiena o 133 persone pagate per portare i capelli tinti di biondo quando a Venezia per la Biennale del 2001 Sierra ha fatto tingere di biondo i capelli scuri di 133 ambulanti abusivi (pagati 120.000 lire ciascuno); o, ancora, 10 persone pagate per masturbarsi, (2000), dove Sierra affronta con coraggio e coerenza critica il tema della sessualità, guardando al corpo come sede profonda del principio di alienazione: per questo progetto aveva pagato dieci persone per masturbarsi pubblicamente. Per giungere naturalmente all’ultimo lavoro, quello realizzato alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, Una persona, che chiude il catalogo. Le opere non sono solo rappresentate con immagini, sempre rigorosamente in bianco e nero come l’artista ha sempre voluto fin dagli inizi, ma anche da lunghe descrizioni redatte nel corso degli anni dallo stesso Sierra.

Il libro degli ospiti del museo va ondine
Exibart., principale testata d’arte in Italia, mette on line il guestbook (il libro degli ospiti) del progetto speciale di Santiago Sierra alla Galleria Civica di Trento. I visitatori potranno lasciare il loro commento alla mostra e questo sarà leggibile via internet in tutto il mondo.

Un guest book ricco di interventi e meditazioni, frutto dell’esperienza particolare che ogni visitatore prova entrando singolarmente all’interno del lavoro di Santiago Sierra alla Galleria Civica di Trento. Ecco cosa ha fatto scattare nell’editore Giovanni Sighele, proprietario della casa editrice Emmi di Firenze, l’idea di metterlo online in Exibart.com, principale sito d’arte italiano.
E così da oggi (giovedì 22 dicembre 2005), i commenti del pubblico -siano estatiche meditazioni sulla solitudine, siano descrizioni di una prova psicologicamente difficile, o siano avventure interpretative delle più disparate- non restano solo all’interno delle pagine del libro delle firme, al bookshop della Galleria, ma vanno ad arricchire il forum sulla mostra nelle pagine online di Exibart, dove potranno intrecciarsi con altri commenti del vasto pubblico degli utenti web.
Trento è stata scelta per un progetto pilota. Un esperimento tecnologico e relazionale che in futuro potrà allargarsi anche ad altre istituzioni museali. Intanto il servizio è perfetto per il lavoro di Santiago Sierra, che vive più che nell’opera in sé, nel rumor che la circonda, nelle innumerevoli opinioni che pongono sempre lo spettatore al centro dell’interpretazione.
La Emmi è una software house che ha realizzato numerosi portali (in Trentino sta producendo il nuovo sito de “L’Adige”) e che sempre di più sta puntando sulla multimodalità, ossia sulla possibilità di “tradurre” i contenuti in diversi linguaggi tecnologici, così da renderli fruibili con mezzi diversi. Exibart, principale piattaforma d’informazione e approfondimento sull’arte in Italia diretta da Massimiliano Tonelli, si ‘realizza’ ad esempio attraverso un sito (Exibart.com), una rivista cartacea (Exibart.onpaper), una vasta gamma di servizi via e-mail (Exibart.niusletter, Exibart.segnala) e un portale wireless (Exibart.mobile) concepito per i telefonini di ultima generazione ed i palmari.


organizzazione: Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento