Workshop di tecnica vocale: tutti possono cantare!
Tutti possono cantare! Torna al Portland Sarah Biacchi con il suo workshop sulla vocalità e il canto.
Per tutti quelli che non si conoscono e che vogliono conoscersi, che hanno paura di esprimersi in pubblico, che collaborano nel campo delle mediazioni o che lavorano al telefono, avere un controllo e un utilizzo della propria voce è un dovere verso se stessi e uno strumento di lavoro. Per tutti quelli che vogliono arrivare nelle profondità del proprio panorama interno e trovare una mappa utilizzando la propria voce come lampada e come flusso di coscienza è un metodo per amarsi...
Si pensa che la voce sia lo strumento indispensabile dei cantanti, che la curano come un oggetto raro e prezioso da controllare e proteggere, da studiare ed approfondire perché rappresenta il loro strumento di lavoro e di espressione artistica.
Effettivamente è cosi, ma è inspiegabile, se non incomprensibile, come gli attori, anche di prosa, non trattino la loro voce allo stesso modo.
La differenza fra artista lirico e artista di prosa èesclusivamente nell'utilizzo di differenti risonanze e di una struttura dell'emissione che richiede una differente potenza.
Ma se è vero che con l'avvento del microfono e del cinema la voce in video è diventata soffiata e priva di spinta, è altrettanto vero che ha perso luce, mordente, identità. I grandi attori del passato, e non solo, avevano voci totalmente identificabili, immediatamente espressive, capaci di virtuosismi tecnici che si basavano sull'immediatezza della lingua, sulla posizione e sulla dizione perfettamente articolata e scanditi, quasi come se la parola acquisisse una tridimensionalità che arrivava sino all'ultimo spettatore in sala.
Molti attori sono incapaci di recitare senza un microfono. Molti doppiatori perdono l'uso del corpo dopo anni di microfono, preoccupati solo di realizzare quanto più prodotto in meno tempo. Di girare più volte possibili 'buona la prima' di ridurre il tempo di prova, di fare quante più pagine e rulli in meno tempo.
Ecco che l'arte sparisce e diventa mestiere.
Per un attore la voce è importante quanto per un cantante. È importante sapere cantare e interpretare un pezzo ( con voce impostata o no, ma sana).
È importante poi arrivare alla vera voce dell'emozione. Sapere piangere e ridere è una tecnica. Una tecnica di rapporto con se stessi e con le proprie pieghe, le proprie ferite, ma sempre una tecnica. Un tecnica di indagine che autori come Grotowzkij, Stanislavskij. Registi come Thierry Salmon, Alessio Pizzech fra i contemporanei, Valerio Binasco, e i maestri come Eimuntas Nekrosius hanno saputo costruire e creare. Un 'palazzo dell'anima dove c’è il nostro suono, il suono della nostra emozione. La risata di rivalsa, il pianto di una strada senza uscita, la noia del sempre uguale, il passo dritto per uscire dal tunnel, il tonfo di un sogno che si rompe, il fiore che sboccia di un incontro.
Tutto questo c’è dentro di noi. Ci appartiene. Ma se non lo sappiamo cercare e trovare non troveremo il suono della nostra anima, la vibrazione che ci fa diventare bambini o vecchissimi, e che ci consente di essere unici.
Gli attori dovrebbero svolgere metodo di igiene vocale di base almeno due volte l'anno, per un training tecnico assoluto, una full immersion necessaria come per il rappresentante è necessario fare il tagliando all'auto.
Per tutti quelli che non si conoscono e che vogliono conoscersi, che hanno paura di esprimersi in pubblico, che devono affrontare e convincere persone ad un acquisto, che collaborano nel campo delle mediazioni, che lavorano al telefono, avere un controllo e un utilizzo della propria voce è un dovere verso se stessi e uno strumento di lavoro.
Per tutti quelli che vogliono arrivare nelle profondità del proprio panorama interno e trovare una mappa utilizzando la propria voce come lampada e come flusso di coscienza è un metodo per amarsi.
E ritrovarsi e amarsi in questo momento, amarsi davvero, è un dovere spirituale.
Sarah Biacchi è l'unica attrice italiana ad essere anche una cantante lirica. Dopo aver vinto il ruolo al Concorso Tis Belli di Spoleto nel 2003 collabora con Carmela Remigio, Rita Orlandi Malaspina, Donata D'Annunzio Lombardi, Silvano Carroli, Mirella Parutto, interpretando Cherubino, Manon Lescaut, Lady Macbeth, Elisabetta di Valois, Mimi, Tosca, Leonora (Trovatore), Maddalena (Andrea Chenier).
Si specializza inoltre in musica teatrale sviluppando una linea drammaturgica che raccoglie le eredita' di Milva. È diretta da Lino Patruno, Germano Mazzocchetti, Tosca, Alessio Pizzech, Giampaolo Bandini.
Interpreta più di centocinquanta Mirandoline nell'edizione de "La Locandiera" del Progetto URT di Jurij Ferrini. È Sacha in Ivanov di Checov e Lady Pliant ne 'L'alchimista di Ben Johnson prodotti e coprodotti con lo Stabile di Genova. Recita a fianco di Marco Sciaccaluga, Eros Pagni, Sara Bertela'. È prima attrice dal 2004 al 2007 di Unita’ di Ricerca Teatrale diretta da Jurij Ferrini con cui affronta Lady Anna in 'Riccardo III', Chiara di Assisi in 'A Francesco', Gabriele Vacis la sceglie come Juliet nell'ultima edizione di 'Romeo e Giulietta' prodotta dal Teatro Stabile di Torino e presentata all'Estate Teatrale Veronese. Negli ultimi anni fra le altre produzioni viene notata e scelta da Emanuela Giordano, direttrice artistica della Casa dei Teatri di Roma che la vuole coprotàgonista di 'La leggenda di Orlando' al fianco di Isabella Ragonese, girando l'Italia per più di cento rappresentazioni. Con Tiziana Sensi è testimonial di '1522' spettacolo presentato a Montecitorio denuncia e portavoce della violenza sulle donne. Negli ultimi dieci anni ha diviso il palco con Gianrico Tedeschi, Mascia Musy, Luca Zingaretti, Margherita Buy e molti altri. È del 2013 la collaborazione con TAODUE ne 'Il XIII apostolo - la rivelazionè per la regia di Alexis Sweet.
È presidente e cofondatrice di Nuovo Orizzonte Spettacolo N.O.S. società cooperativa.
Costi: 100€ + 20€ di quota associativa
Sconti particolari sono previsti per gli allievi della Scuola di Teatro del Portland iscritti per il corrente anno scolastico
organizzazione: Portland nuovi orizzonti teatrali