Workshop tecnica Nikolais: Simona Bucci

Danza

Dopo gli studi presso la Nikolais-Louis Foundation for Dance di New York con Alwin Nikolais, Murray Louis, Hanya Holm e Claudia Gitelman e presso il Merce Cunningham Studio, nel 1984 Simona Bucci ritorna in Italia e fonda la Compagnia di Danza Contemporanea IMAGO. Nel 1991 entra a far parte, come solista, della Alwin Nikolais Dance Company. Nel 2000 diventa assistente di Carolyn Carlson e coordinatrice e insegnante dell’Accademia Isola Danza, La Biennale di Venezia. Attualmente è assistente e docente per il Ballet du Nord, nuova compagnia della coreografa americana.

Nella prima parte della lezione si lavora sul corpo come strumento primario di espressione per renderlo duttile e disponibile alle necessità del danzatore e per sviluppare una consapevolezza dei parametri organici del movimento liberandolo da tensioni non necessarie che spesso interferiscono con l’intento creativo. La seconda parte indaga le possibilità estetiche del movimento e le leggi fisiche con cui esso è in costante dialogo. Segue poi una parte laboratoriale di teoria, improvvisazione e composizione.

Alwin Nikolais è considerato, assieme a Merce Cunningham, il più grande innovatore della scena della danza americana del periodo post guerra, e a Cunningham è legato anche dalla medesima apertura al dialogo e al rapporto con le altre forme espressive.
L’apertura e la sperimentazione di Nikolais si sono sviluppate in numerose direzioni unificate, però, dalla danza. E’ stato un maestro del teatro magico, un precursore del multimedia, un pedagogo della danza come “visual art of motion”, un campione dell’astrattismo in coreografia, un compositore di musica concreta eseguita al sintetizzatore Moog, ha subito il fascino della teoria della relatività di Einstein e dell’espressionismo astratto di Pollock e de Kooning.
Una figura alquanto multiforme e moderna in questa sua attitudine alla contaminazione.

L’attenzione di Nikolais alle sperimentazioni e al sapere moderno si è concretizzato nella sua definizione della danza come “visual art of motion” articolata sulla relazione tra corpo, forma, spazio e tempo ed è ancora oggi uno strumento prezioso per fornire consapevolezza del gesto in rapporto alle leggi universali del movimento e alla metodologia creativa.

L’eredità della sua visione della danza e del teatro è oggi patrimonio della Nikolais/Louis Foundation for Dance di New York e trasmessa grazie all’opera del suo compagno di arte e di vita Murray Louis, danzatore, coreografo e pedagogo, e Alberto Del Saz, ex ballerino della compagnia di Nikolais

A dirigere il Workshop del 4 e 5 giugno, presso la sede del CID a Rovereto in Corso Rosmini 58, sarà Simona Bucci figura e insegnante di assoluto livello nella danza nazionale e internazionale.
Simona Bucci ha iniziato i suoi studi di danza contemporanea a New York proprio presso la Nikolais-Louis Foundation for Dance con lo stesso Alwin Nikolais, Murray Louis, Hanya Holm e Claudia Gitelman e successivamente presso il Merce Cunningham Studio.
Nel 1984, rientrata in Italia, fonda a Firenze la Compagnia di Danza Contemporanea IMAGO ed il Centro di Danza Contemporanea IMAGO LAB.
Nel 1991 entra a far parte, come solista, della Alwin Nikolais Dance Company di New York e nel 2000 diventa assistente di Carolyn Carlson e coordinatrice ed insegnante dell’Accademia Isola Danza, La Biennale di Venezia, ruolo che ricopre per tre anni.
Dal 2002 abbina l’insegnamento alla coreografia e debutta nel maggio di quell’anno, a Venezia, con “Di ombre cerchiati gli occhi”, coreografia commissionata e prodotta dalla Biennale di Venezia. Nel novembre del 2003 debutta a Chiasso, Svizzera, con “ Indissolubile eco” e da allora continua la collaborazione come assistente con Carolyn Carlson nella creazione della coreografia “ Down by the river” di cui firma anche i costumi, per la compagnia Ririe-Woodbury di Salt Lake City, (settembre 2004) e assistente e docente per la nuova compagnia di Carolyn Carlson il Ballet du Nord nel 2005.

Le lezioni si articoleranno attraverso una prima parte di lavoro sul corpo come strumento primario di quest’arte, cercando di sviluppare una consapevolezza dei parametri organici del movimento liberandolo da tensioni non necessarie che spesso interferiscono con l’intento creativo, rendendo il corpo strumento duttile e disponibile alle necessità del danzatore.
Una seconda parte indagherà le possibilità estetiche del movimento e le leggi fisiche con cui è in costante dialogo.
Seguirà infine la parte laboratoriale di teoria, improvvisazione e composizione come ricerca di un’espressione consapevole e originale che rispecchi il proprio intento creativo.


organizzazione: CID Centro Internazionale della Danza