Zanoni. L'età del ferro. Le opere di Luciano e Ivan Zanoni dialogano con la storia d'Anaunia
Un percorso espositivo dedicato a Luciano e al figlio Ivan Zanoni, fabbri scultori di Caldes ed al recupero delle suggestioni – reinterpretate dal genio dei due artisti – del passato che rappresentano, oggi, uno stimolo incessante per la creatività.
Il Centro Culturale d’Anaunia inaugura la propria annuale attività con una mostra che indaga il fervore di due artisti che da sempre, umilmente, amano definirsi “artigiani del ferro”. Due autori, Luciano ed il figlio Ivan, che impersonano e rappresentano l’affascinante processo, antico quanto l’uomo, di trasmissione del sapere di padre in figlio.
Il percorso espositivo, organizzato nei suggestivi spazi di Casa de Gentili, interagisce con il territorio attraverso una sezione espositiva dislocata in uno dei siti di maggior importanza per la storia della Val di Non quale il Museo Retico di Sanzeno, Centro per l’Archeologia e la Storia Antica della valle. Un dialogo a tre fra Luciano, Ivan e l’archeologia, la disciplina che contribuisce a ricostruire l’identità dei popoli attraverso lo studio le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l’ambiente circostante, mediante la raccolta, la documentazione e l’analisi delle tracce materiali lasciate nel corso dei secoli.
Anche i reperti rinvenuti a Cles, presso l’importate sito archeologico in zona Campi Neri, saranno protagonisti dell’affascinante percorso di arte e storia ospitato a Sanzeno. Una proiezione nel tempo e nello spazio grazie al binomio arte e archeologia.
curatori: Marcello Nebl e Gianluca Fondriest
organizzazione: ’Ufficio Beni Archeologici della Soprintendenza e Centro Culturale d’Anaunia