Zio Vanja
Stagione di Prosa di Bolzano 2005/2006
La Grande Prosa
Nuova Scena Arena del Sole / Teatro Stabile Di Bologna
Zio Vanja
Un capolavoro assoluto del grande autore russo
di Anton Cechov
versione italiana Nanni Garella, Nina Tchechovskaja
regia Nanni Garella
scene Antonio Fiorentino
costumi Claudia Pernigotti
luci Gigi Saccomandi
con Alessandro Haber, Umberto Bortolani, Nanni Garella
Dopo la fortunata stagione 2004/2005 ed i consensi di pubblico e di critica lo spettacolo, Zio Vanja di Anton Cechov approda a Bolzano. Vanja, il protagonista esacerbato da una vita di fatica nellombra, ha il volto di Alessandro Haber che, assieme al regista Nanni Garella, ha perseguito per anni il progetto di questa messinscena, nata per celebrare il centenario della morte del grande autore russo.
Questo testo di Cechov è uno dei capolavori della letteratura e del teatro ed è stato interpretato da grandi attori in tutto il mondo. Quella di Cechov, scrittore di altissima qualità, capace di conservare la poesia anche quando sfiora i toni della commedia, è unopera universale. La storia, che parla di una famiglia di possidenti decaduti, ci racconta quattro pezzi di vita nella campagna russa dellOttocento.
Zio Vanja è unopera tra le più dure e meno indulgenti che Cechov abbia mai scritto. Un testo di non-speranza in cui il disfacimento di un mondo rurale causato dallavvento del progresso è quasi un presagio del futuro.
Zio Vanja offre limmagine di una società, una volta opulenta, accerchiata dalla miseria del mondo, sinistramente simile a quella del nostro tempo. La forza di questo testo sta proprio nel modo di raccontarlo, nella ricerca puntigliosa della verità: dei sentimenti, dei rapporti sociali, economici e politici. Come figurine di un vecchio album di foto, il regista Garella ha mosso agitandoli sul palco, piccoli e grandi proprietari in rovina, professionisti abbrutiti dalla fatica, contadini e operai schiavi della miseria. I personaggi sono tutti malati di una malinconia ineluttabile, della sensazione che la vita si va spegnendo senza futuro.
Haber, che si cimenta per la prima volta con Cechov, è uninterprete deccezione ed in questo ruolo si rivela un attore capace con la sua sola presenza di dare un senso allo spettacolo, imponendo un punto di riferimento per tutti i futuri approci al personaggio.
La direzione scenica di Garella è chiara e moderna, coadiuvata dalle scene di Antonio Fiorentino che ci mostrano una provincia della Russia torbida e insabbiata, descritta adeguatamaente anche dalle luci di Gigi Saccomandi e ricostruita con naturalezza dai costumi di Claudia Pernigotti
* ridotto over 60
** ridotto under 26
*** ridotto under 20
Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00
INCONTRI IN COLLABORAZIONE CON CLS
Mauro Keller incontra Alessandro Haber e Nanni Garella nel foyer del Nuovo Teatro Comunale venerdì 24 febbraio alle ore 18.00. Ingresso libero