#accaddeoggi: 23 gennaio 1932
Esce il primo numero della Settimana enigmistica
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Il primo numero, con la testata in nero, fu pubblicato in 16 pagine al costo di 50 centesimi di lire. La rivista, fondata a Milano da Giorgio Sisini, cavaliere del lavoro di nobili origini appassionato di enigmistica, vanta fra i suoi collaboratori i più famosi enigmisti tra cui, oltre al suo fondatore, Piero Bartezzaghi e Giancarlo Brighenti. Ad oggi il settimanale ha avuto due sole interruzioni: i numeri 607 del 1943 e 694 del 1945 uscirono dopo circa due mesi a causa degli eventi bellici.
La veste tipografica della rivista è ormai consolidata da parecchi anni: molti giochi e rubriche mantengono la medesima pagina di collocazione da decenni, la testata può essere di colore blu, verde o rosso (quest'ultimo nei numeri multipli di tre): i colori si alternano nell'ordine indicato. In copertina compare sempre uno schema di parole crociate con la foto di un personaggio famoso. Per convenzione, sui numeri pari della rivista il personaggio è di sesso maschile, sui numeri dispari invece è di sesso femminile. La foto è collocata in un angolo del cruciverba e col progredire delle uscite settimanali ruota in senso orario ritornando nella stessa posizione dopo 4 numeri.
Una caratteristica che contraddistingue la rivista è la catalogazione rigorosa con numeri progressivi di tutti i quesiti e di tutte le voci incluse nelle raccolte di quiz e di curiosità: il numero che compare sulla prima pagina indica il numero complessivo dei giochi pubblicati.
L'enigmistica nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.
20/01/2020