#accaddeoggi: 4 febbraio 1875

Giornalista, geografo, politico socialista e patriota, abbracciò la causa dell’irredentismo battendosi per l’unione del Trentino, allora territorio dell’Impero austro-ungarico, all’Italia.

Fu deputato della minoranza italiana al Reichsrat, il Parlamento di Vienna, nel 1911 e poi alla Dieta di Innsbruck nel 1914. All’esplosione della prima Guerra mondiale Battisti si rifugiò in Italia ed ebbe da subito posizioni interventiste. Nel maggio del 1915 l’Italia entrò in guerra e Battisti si arruolò come volontario nel corpo degli Alpini. Durante la battaglia degli Altipiani, combattuta tra il 15 maggio e il 27 giugno 1916 sugli altipiani vicentini, Battisti fu catturato dai soldati austriaci e condotto di fronte al tribunale di Trento. Riconosciuto colpevole di alto tradimento fu condannato a morte. Fu impiccato presso il Castello del Buonconsiglio, il 12 luglio 1916 e, secondo alcune testimonianze, morì gridando: “Viva Trento italiana! Viva l’Italia”.

I libri su Cesare Battisti nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.

Nell’immagine il Mausoleo di Cesare Battisti.