Potranno queste ossa...
Ogni giorno è buono per la memoria
I Club Armonia porta in scena un tortuoso sentiero di memorie e di narrazioni fra lo svolgersi del grande dramma dell’antisemitismo.
Italiani, brava gente! è decisamente un luogo comune, ma è anche una comoda giustificazione ed una assoluzione morale per comportamenti collettivi che furono – e talora sono – tutt’altro che di segno positivo. Dalla metà degli anni Trenta del secolo scorso e fino alla conclusione della seconda guerra mondiale, l’Italia fu forse il paese più antisemita d’Europa: le sue leggi razziali, emanate nel 1938, furono giudicate dagli stessi tedeschi di qualità superiore alle loro normative; la discriminazione e l’emarginazione dei cittadini italiani di razza ebraica furono fra le più pesanti dell’intero continente, pur non raggiungendo le vette di violenza indiscriminata della Germania nazista; il dramma degli arresti, delle deportazioni e della soluzione finale nella Risiera di San Sabba a Trieste, l’unico campo di sterminio funzionante in Italia, tutto questo prova che gli italiani non furono sempre brava gente.
Da qui parte il lavoro di ricostruzione del clima e dei comportamenti collettivi – e non solo degli esponenti del fascismo – nei riguardi della popolazione ebraica residente nel regno d’Italia e concentrata a Roma e nelle città del centro-nord del paese, voluto da undici anni a questa parte dal Club Armonia e redatto da Renzo Fracalossi nella forma dell’atto unico, sotto il titolo: POTRANNO QUESTE OSSA…, che altro non è se non l’incipit di un famoso salmo biblico.
Dal sentimento popolare, al dramma dell’emarginazione improvvisa; dai divieti più assurdi alla partecipazione di quasi tutti gli italiani alla discriminazione e poi alla tragedia della delazione e dello sterminio. Il lavoro teatrale indaga episodi sconosciuti ai più e porta in luce complicità e nefandezze che macchiano ancor’oggi la nostra coscienza nazionale e che, per a decenni, sono state nascoste abilmente sotto il tappeto appunto della leggenda degli italiani, brava gente!
In scena le voci di Anita Calliari, Giada Saltori, Sara Ghirardi, Patrizia Dallago, Mariano Degasperi, Fiorenzo Pojer e Renzo Fracalossi; al pianoforte il M.o Federico Scarfì ed al supporto tecnico Gianni Dorigatti.
04/02/2016