Prima del silenzio

Che cosa rappresenta la parola?

Un limite alla realtà, un ostacolo all’azione o, al contrario, uno strumento di sopravvivenza e libertà? Questo il dibattito al centro di Prima del silenzio, spettacolo portato in scena al Teatro Sociale di Trento da Leo Gullotta ed Eugenio Franceschini. Un testo scritto negli anni ’70 da Giuseppe Patroni Griffi ancora vivo per tematiche, tra cui lo scontro generazionale, e concetto. D’impatto la scena finale dell’opera dove Gullotta, circondato da pagine di libri, afferra la parola che gli svolazza attorno in una ideale caduta libera, declamandone la realtà in essa contenuta.

redazione

23/11/2015