Si vorrebbe essere balsamo per molte ferite
Ogni giorno è buono per la memoria
La vita e gli scritti di Etty Hillesum; echi dell'incontro organizzato dalla Biblioteca comunale di Trento.
Giovane intellettuale ebrea olandese, Etty Hillesum muore ad Auschwitz nel 1943, all’età di 27 anni, lasciando un diario e molte lettere scritte durante la sua permanenza a Westerbork, un campo di smistamento situato nell’Olanda nordorientale, dove lavora come assistente sociale dal luglio del 1942 al 7 settembre 1943. Definita fino all'ultimo una personalità “luminosa” dai sopravvissuti al lager, Etty, pur potendo tentare di fuggire o nascondersi, decise di andare con gli altri ebrei già imprigionati per non abbandonare il proprio popolo.
Della sua figura e dei suoi scritti si è parlato nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale di Trento con don Marcello Farina, autore del libro Da tutti si può imparare (Il Margine, 2014). A condurre il dialogo Paolo Domenico Malvinni. Letture a cura di Elena Leveghi
02/02/2016