La notte del bene

Torna a trovarci Sara Fruner

Incontri e convegni , Presentazione libro

Sara Fruner torna a Riva del Garda per presentare il suo ultimo romanzo: La notte del bene.

Nata a Riva del Garda, dal 2017 abita a New York, dove è docente di italiano presso il Fashion Institute of Technology. L’istante largo, suo romanzo d’esordio presentato a Riva nel 2020, le è valso il secondo posto al Premio Nazionale Severino Cesari Opera Prima 2021. 

La ospitiamo alla Rocca di Riva del Garda per parlare de  insieme ad Alberto Faustini, direttore dei quotidiani Alto Adige e Trentino.

IL LIBRO

Un giorno, in treno, scocca il colpo di fulmine fra Ettore ed Elena. Un passato anomalo li unisce: Ettore abbandonato in fasce dalla madre, e adottato all’età di cinque anni; Elena bambina sparita nel nulla per tre giorni, e poi ritornata. Due anime perdute che si trovano. Ma se il caso può incastrare tutto alla perfezione, può anche, in un soffio, scatenare il caos: un figlio fuori programma che sconvolge gli equilibri di singoli e coppia, lo smarrimento identitario per Elena, e guai sul lavoro per Ettore, trascinato in un intrigo che mette a repentaglio la sua integrità etica.
In ufficio gli è accanto Matilde, vedova di mezza età con un passato ingombrante e un amore impossibile sospeso fra Stati Uniti e Caraibi.
E se un padre non amasse il proprio figlio? E se una donna diventata madre, si perdesse completamente nel passaggio da donna a mamma? La notte del bene ruota attorno a queste domande, esplorando l’abisso che può spalancarsi tra un uomo e una donna posti davanti a una genitorialità imprevista. Attorno a quest’universo di coppia, un mare di storie da ogni dove, fra passato, presente, architettura, schiavitù, razzismo e verità nascoste.
Raccontando il blackout di un progetto famigliare convenzionale, e intravedendo il profilarsi luminoso di un sistema affettivo che si apre a nuovi mondi, La notte del bene permette a Sara Fruner di riprendere i nodi affrontati ne L’istante largo, e di lavorarli con maturità e potenza nuove, attraverso la scrittura essenziale e ricchissima che è una delle cifre distintive di questa autrice, definita da André Aciman «una maga della parola».


organizzazione: Biblioteca civica di Riva del Garda