Libri di montagna

Presentazione dei libri Alta via delle Dolomiti" a cura di Caterina Zadra e Farsi male è un attimo. A guarire ci vuole tempo di Silvestro Franchini

Incontri e convegni , Presentazione libro

La serata è organizzata in collaborazione con la sezione SAT di Arco e con la Pro Loco di Novara. Modera Sergio Ragnolini.

Intervengono Stefano Giuliani, CEO di Geo4Map ed Elisa Calcamuggi, responsabile marketing e comunicazione di Dolomiti DMO.

La serata sarà allietata dal commento musicale a cura di Enrico Merlin.

Alta via delle Dolomiti n. 1 Il più classico dei grandi itinerari dolomitici. Lago di Braies-Belluno, a cura di Caterina Zadra. National Geographic editore.

L'Alta Via n.1 delle Dolomiti è la prima, chiamata per questo “classica”, la più famosa ma, per molti, la più bella dell’intero territorio dolomitico. Collega il bucolico Lago di Braies con Belluno, si snoda lungo un percorso di circa 125 km, con 7300 m di dislivello in salita in 12 tappe e può essere suddivisa in tre parti ben distinte: Dal Lago di Bràies al gruppo de Le Tofàne passando per la Croda Rossa d’Ampezzo e le Punte di Fànis (o Cime di Fànes). Da Le Tofàne al Monte Civetta con i gruppi dolomitici del Nuvolau e Croda da Lago, passando dai massicci del Monte Pelmo e del Monte Civetta. Dal Monte Civetta a Belluno con i gruppi dolomitici de la Moiazza, Cime San Sebastiano e Monte Tàmer, Prampèr-Mezzodì e gruppo della Schiara.

 

"Farsi male è un attimo. A guarire ci vuole tempo. Consigli per superare l'infortunio" di Silvestro Franchini. Gruppo Albatros Il filo.

Questa è la storia di un incidente avvenuto in montagna durante un’arrampicata, di un trauma che ha segnato in modo inesorabile la vita dell’autore e deciso la fine della sua giovinezza e il passaggio alla fase adulta, ma anche la storia di una rinascita e della trasformazione di un avvenimento tragico in un momento di crescita. “Ora sono una persona diversa, con un corpo diverso e un’importante esperienza alle spalle che mi ha provato e allo stesso tempo forgiato e temprato nuovamente, cerco e spero di compensare le mie mancanze fisiche con una maggior intelligenza nell’affrontare le cose e la vita”. 

Ingresso libero