Spy Story Love Story
Incontro con Nicolai Lilin, autore del libro
Quando ha commesso il suo primo omicidio Alyosha era solo un bambino al quale la vita aveva già tolto tutto. Da quel giorno non si è più fermato. Ha l’attitudine del cacciatore, vive solo, viaggia leggero, non scappa davanti a nulla. L’unica fuga che si concede sono le pagine dei grandi romanzi, il luogo in cui immaginare cosa si prova a essere davvero umani. Da anni lavora come killer al servizio di Rakov, adesso però vorrebbe dire basta, essere finalmente libero. Ma è proprio Rakov a fissare il prezzo di quella libertà: commettere un altro omicidio – l’ultimo –, a Milano. Una missione che sembrerebbe da principianti, e che invece lo costringerà a mettere in discussione tutte le sue regole: quelle del codice criminale e quelle che lui stesso si è imposto, coltivando una solitudine perfetta. Ad affiancarlo in quell’ultima missione ci sarà Ivan, per volere di Rakov. Un ragazzo che ha la faccia pulita, i modi impacciati, un talento naturale per fargli perdere le staffe e un’inscalfibile determinazione a conquistarsi la sua fiducia.
Nicolai Lilin, trasferitosi in Italia dal 2004, è uno scrittore russo, di origine
siberiana, nato nel 1980 a Bender, in Transnistria, stato indipendente
riconosciuto oggi come Repubblica Moldava, ma all’epoca facente
parte dell’Unione Sovietica, dove i suoi antenati si erano rifugiati a seguito
della rivoluzione russa per sfuggire alle persecuzioni del nuovo
regime che li accusava di brigantaggio. Il suo romanzo d’esordio, Educazione
siberiana (2009), scritto direttamente in italiano, diventa subito
un caso editoriale. Dal libro distribuito in ben ventisei paesi del mondo
il premio Oscar Gabriele Salvatores ha tratto la trasposizione cinematografica
omonima con la partecipazione di John Malkovich.
Ingresso libero e gratuito
organizzazione: Biblioteca pubblica comunale "S. Freud" di Lavarone