di SCRITTURA e SCRITTRICI | INCONTRI

Sbarca in Biblioteca un nuovo ciclo di incontri dedicati al femminile. 

Il mondo della letteratura non sarebbe lo stesso senza il prezioso contributo che molte scrittrici hanno dato: attraverso le loro opere hanno cancellato le barriere, hanno rivoluzionato i classici ruoli uomo-donna, innescando cambiamenti irreversibili. Di questo e di molto altro parleremo durante questi incontri dedicati proprio alle scrittrici ma anche, più in generale, alla scrittura femminile. 

Nel secondo appuntamento  incontreremo l'autrice Romina Casagrande per parlare del suo libro "L'eredità di Villa Freiberg" (Garzanti editore) con la moderazione di Mara Facchetti. 

IL LIBRO

La protagonista è Emma. Lei ricorda ogni pietra di Villa Freiberg: a volte, le sembra ancora di rivedere l’imponente facciata di finestre e cornici di marmo. È il luogo che ha dato rifugio a lei e al fratellino Benjamin quando, rimasti orfani, hanno seguito le ultime volontà del padre morto al fronte. Ma Benjamin, il bambino taciturno che amava la solitudine e disegnava con incredibile maestria, viene portato in una clinica insieme a molti altri come lui, considerati fragili e inadatti. Da allora Emma non smette di cercare il suo fratellino anche se questo significa riaprire lo scrigno dei ricordi nascosti nella sua anima e affrontare il dolore delle scelte e degli errori commessi. Perché forse non è troppo tardi per tenere fede alla promessa di prendersi cura e proteggere quel fratello troppo indifeso.

Romina Casagrande dopo aver conquistato i lettori con I bambini di Svevia, per mesi in classifica, torna con un romanzo potente che fa riaffiorare uno degli orrori del secondo conflitto mondiale: le cliniche in cui venivano rinchiusi e torturati coloro che per qualsiasi ragione erano considerati diversi. Perché la tragedia non si ripeta non si deve dimenticare. E perché tutti possano ricordare, la letteratura dà voce a chi una voce non l’ha avuta.