Fondi di conservazione: Biblioteca storica e archivio famiglia Rosmini; Fondo Clemente Rebora; Fondo Antonio Longo; XV-XXI secolo. La Biblioteca Rosminiana fu istituita nel 1985 dalla Comunità di Padri Rosminiani presenti a Rovereto con l’intento di far conoscere la figura e il pensiero del loro Padre fondatore, il filosofo roveretano Antonio Rosmini, e di mettere a disposizione dell’intera collettività tutto il patrimonio librario e archivistico conservato nella sua casa natale. Collocata all'interno di Palazzo Rosmini, del quale occupa alcuni spazi a pianterreno, ha quindi un duplice indirizzo, conservativo e specialistico di carattere filosofico-teologico: in tale sede è possibile consultare sia la biblioteca storica della famiglia Rosmini e il suo archivio, sia consultare e prendere a prestito una vasta scelta della produzione editoriale di e su Antonio Rosmini. In collaborazione con la Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con il Centro Internazionale Studi Rosminiani di Stresa, ha preso avvio nel 2010 un progetto di studio e di valorizzazione della biblioteca storica di Antonio Rosmini, che intende ricostruire la fisionomia originaria della raccolta libraria conservata nella casa natale di Rovereto, prima che trasferimenti, scorpori e dispersioni di materiale – avvenuti in tempi e circostanze differenti – ne alterassero l’unitarietà. Il lavoro si basa sull’utilizzo integrato di libri, cataloghi storici e documenti d'archivio. Percorsi rosminiani è una collana di opuscoli a carattere divulgativo pensati per accompagnare il lettore, attraverso una serie di immagini significative corredate da essenziali didascalie, alla conoscenza dei luoghi legati alla figura del filosofo roveretano. Di ogni luogo sono fornite informazioni essenziali anche di carattere logistico, che permettono di realizzare autonomamente sia un intero percorso che una sua parte. I primi tre titoli pubblicati sono: La casa natale di Antonio Rosmini; Antonio Rosmini a Rovereto; Antonio Rosmini e il Piemonte. Dialoghi di frontiera è una proposta culturale che intende attualizzare entro i contesti problematici dell’oggi la grande lezione di coraggio intellettuale e di apertura dialogica testimoniata a suo tempo da Antonio Rosmini. In ogni incontro, aperto al contributo pensoso di credenti e non credenti, sono invitati a confrontarsi e a dialogare tra loro esponenti di culture diverse su tematiche antropologiche innovative e di frontiera che traggano ispirazione dal pensiero e dalla testimonianza di Antonio Rosmini.