I rapporti stato - chiesa
05/09/2014
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- Argomento
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I rapporti stato - chiesa
- Testo
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L'esaltazione della collaborazione fra trono ed altare, tipica dell'età della restaurazione, ebbe luogo anche nel Trentino, paese profondamente cattolico. Ma la valorizzazione e l'ossequio riservati alla chiesa erano finalizzati a rafforzare l'ordine conservatore dello stato, avvalendosi dell'autorità e del prestigio del clero sulle popolazioni. L'organizzazione ecclesiastica cadde sotto le direttive della politica regalista già messa in atto da Giuseppe II ("gioseffinismo"), tesa a limitare le libertà della diocesi. Ad iniziare dal 1815 il governo rivendicò il diritto di nomina dei titolari delle parrocchie; nel 1818 si ottenne dal pontefice che la circoscrizione della diocesi corrispondesse al territorio dei tre capitanati circolari di Trento, Rovereto e Bolzano con la conseguente inclusione di cittadini tedeschi; con bolla papale del 1822 venne conferito agli imperatori d'Austria in quel momento Francesco I il diritto di nomina dei vescovi di Trento e di Bressanone togliendola ai rispettivi Capitoli della cattedrale; nel 1825 la chiesa trentina, che dipendeva direttamente dalla Santa Sede, diventava suffraganea (ossia dipendente da un vescovo metropolitano) della diocesi di Salisburgo perdendo l'antica autonomia.
Dopo la morte del vescovo Emanuele Maria Thun nel 1818, si ebbe un periodo di sede vacante finché, nel novembre 1823, l'imperatore nominò alla carica Francesco Saverio Luschin. Egli si distinse per le visite pastorali alle parrocchie, rimaste interrotte da sessant'anni, finalizzate a conoscere le condizioni del clero e dei fedeli trentini, anche da un punto di vista sociale, per rivitalizzare la religiosità della diocesi. Al Luschin succedeva Giovanni Nepomuceno de Tschiderer, nominato nel 1834 dall'imperatore Ferdinando I (1833-1848), destinato a reggere la diocesi fino al 1860. Animato da profondo spirito pastorale, sempre disponibile nei confronti del clero secolare e regolare, impegnato nel farsi carico dei bisogni religiosi e materiali del paese, fu molto amato dai fedeli toccati dal suo agire improntato alla carità. Per quanto ligio ai doveri imposti dal potere politico, seppe farsi mediatore fra i cittadini e le autorità costituite in momenti particolarmente difficili e si sforzò di difendere le prerogative ed i diritti della chiesa.
- Da
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1815
- A
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1860
- Personaggi
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Ferdinando I , Francesco Saverio Luschin , Emanuele Maria Thun , Giovanni Nepomuceno de Tschiderer
- Codice
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48661
- codici_personaggi_as_text
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50425-50455-50493-50498
Oggetti correlati (4) |
Classe |
Tipo di relazione |
Emanuele Maria Thun |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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Ferdinando I |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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Francesco Saverio Luschin |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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Giovanni Nepomuceno de Tschiderer |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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Oggetti correlati inversi (0) |
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