Il consenso dei trentini per l’ordinamento politico - amministrativo

05/09/2014 Administrator User
Argomento
Il consenso dei trentini per l’ordinamento politico - amministrativo
Testo

L'impianto fondamentale dell'ordinamento politico - amministrativo, attivato dopo l'inserimento del Trentino nel nesso austriaco, rimase in vita, pur con delle riforme, per tutto il periodo della sovranità asburgica. Esso riscosse il consenso delle popolazioni per la sua semplicità, lo snellimento burocratico e per la valutazione positiva dell'autonomia, del decentramento e della difesa delle libertà locali che rappresentava un elemento di unione fra la parte italiana e quella tedesca del Tirolo. I contrasti, quando nasceranno, non avranno per oggetto il modello di autonomia, ma la non adeguata rappresentanza dei trentini alla Dieta, tanto da temere costantemente la subordinazione degli interessi politici e soprattutto economici del paese a quelli della maggioranza tedesca presente nell'assemblea tirolese.
Apprezzato in modo particolare era il sistema amministrativo, con il suo decentramento funzionale e burocratico, che andava incontro ai desideri dei cittadini di gestire in proprio e liberamente gli interessi locali e di sentirsi padroni in casa propria. La vita comunale era sì controllata dal potere politico, ma in forme non opprimenti, del resto inutili in un sistema di immobilismo economico e sociale dovuto al diffuso sottosviluppo. I censiti, nonostante lo stato di povertà cronica, erano soddisfatti di amministrare in piena autonomia gli esigui beni comunali e di usare con parsimonia le scarse rendite avvalendosi di uomini del luogo, scelti per la loro onestà.

Da
1813
A
1825
Codice
48659
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