L'organizzarsi dei partiti politici
05/09/2014
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- Argomento
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L'organizzarsi dei partiti politici
- Testo
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Sul finire dell'ottocento le forze politiche trentine si organizzarono per rispondere ai nuovi problemi e trovarsi preparate all'allargamento del suffragio. Nel 1893 i liberali trasformavano il partito del 1871 nell'Associazione politica nazionale del Trentino che contava 444 soci, in gran parte esponenti della borghesia intellettuale e degli affari. Tramontata l'età del Mazzurana, il liberalismo pose in subordine i programmi economici ed accentuò i temi della difesa nazionale, anche per caratterizzarsi rispetto ai cattolici ed ai socialisti. In questo modo il suo mordente era destinato ad illanguidirsi e, in breve, a perdere la forza trainante dimostrata nel passato mentre s'irrobustivano i partiti di massa.
I cattolici non sentirono nell'immediato l'esigenza di costituirsi in partito perché integrati nelle strutture della diocesi capaci di trasformarsi, quando necessario, in macchina elettorale. La loro azione si distinse invece sul piano sociale ed economico rivolgendosi in particolare al mondo contadino dove più forte era la miseria e l'emarginazione. Superata la mentalità di stampo puramente caritativo, i cattolici, fra i quali emerse la figura di don Lorenzo Guetti, riuscirono a dare vita ad una rete di consorzi cooperativi nel campo della produzione e del consumo, a organizzare il credito attraverso la Banca cattolica trentina ed a coordinare le iniziative cooperativistiche nel Sindacato agricolo industriale. La vera direzione politica era tenuta nelle mani del Comitato diocesano per l'azione cattolica che difendeva la confessionalità di tutte le istituzioni, comprese quelle economiche. Solo dopo la nomina a vescovo di Celestino Endrici (1904-1940) il movimento cattolico assumerà struttura di partito indipendente dalla chiesa per gli aspetti organizzativi: nel 1904 con l'Unione politica popolare trentina (UPPT) e nel 1905 con il Partito popolare trentino.
Le origini del socialismo trentino, ufficialmente organizzato con l'Associazione socialdemocratica per Bolzano, Trento e Rovereto costituita a Bolzano nel 1894, non risalgono all'iniziativa operaia, data l'inconsistenza del proletariato in un paese prevalentemente agricolo e con grande diffusione della piccola proprietà. La sua nascita va attribuita all'azione di alcuni intellettuali d'estrazione borghese, convertiti agli ideali umanitari e di giustizia legati al socialismo. Fra costoro emersero Augusto Avancini, Antonio Piscel e Cesare Battisti che si trovarono di fronte al problema di fare convivere gl'ideali internazionalisti con la tutela nazionale. Il partito, che aveva come organo di stampa "L'avvenire del lavoratore", con il 1896 conobbe la presenza di qualche rappresentante nei consigli comunali di Trento e Rovereto e, pur nell'alternanza di successi e di crisi, riuscì a penetrare nel mondo dei lavoratori ed a costituire il Segretariato e la Camera del lavoro di Trento.
- Da
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1893
- A
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1905
- Personaggi
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Celestino Endrici , Guetti Lorenzo , Avancini Augusto , Piscel Antonio , Battisti Cesare
- Codice
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48713
- codici_personaggi_as_text
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50417-50656-50661-50662-50754
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Classe |
Tipo di relazione |
Avancini Augusto |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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Battisti Cesare |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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Celestino Endrici |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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Guetti Lorenzo |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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Piscel Antonio |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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