La depressione economica
05/09/2014
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La depressione economica
- Testo
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Gli anni del ritorno alla vita costituzionale furono contrassegnati nel Trentino dalla nascita di una lunga depressione economica, innestata su strutture produttive di per sé già gracili ed in gran parte arretrate. Il settore agricolo venne dissestato nella sua componente più importante, la viticoltura, colpita agli inizi degli anni cinquanta dalla crittogama delle viti che pregiudicò per più stagioni il raccolto. A breve distanza di tempo si diffuse sull'intero territorio la pebrina o atrofia del baco da seta, riducendo drasticamente la produzione dei bozzoli e mettendo in crisi tutto il settore dell'industria serica, elemento portante dell'economia del paese.
La nuova linea di confine, tracciata dopo le guerre del 1859 e del 1866, con l'imposizione di dazi sui generi d'esportazione e d'importazione, segnò la contrazione dei commerci e l'agonia del modesto sviluppo industriale. Particolarmente colpite furono le cartiere a causa del dazio d'importazione sulla carta praticato dall'Italia; le vetrerie e la lavorazione del ferro delle Giudicarie; la fabbricazione dei chiodi e la produzione di magnesio della valle di Ledro. Rimase invece fiorente la manifattura tabacchi di Borgo Sacco, nata nel 1852 e di proprietà dell'erario statale, che nel 1870 impiegava 1200 operai, in gran parte donne. L'erezione della barriera doganale ebbe pesanti contraccolpi sui beni di prima necessità come i cereali, importati in larga misura perché prodotti in quantità assai inferiore al consumo. Né si riuscì a rimediare alla congiuntura sfavorevole col rendere la produzione locale delle granaglie più intensiva e di quantità maggiore, dato il perdurare dell'arretratezza in agricoltura e l'estensione limitata della superficie coltivabile (il 65% del territorio trentino si trova oltre i 1000 metri d'altezza).
Alcune iniziative messe in atto per fronteggiare l'emergenza sortirono qualche effetto positivo: con sovvenzioni del governo vennero importati dal Giappone i semi di baco esenti da pebrina, operazione appoggiata e favorita dall'attività di Giuseppe Grazioli; i consorzi agrari distrettuali e la Società agraria di Rovereto s'impegnarono per migliorare le condizioni produttive dei fondi e per la costruzione d'una rete di acquedotti, ma senza riuscire, in tempi brevi, a bloccare lo stato di crisi. In campo industriale, nonostante le iniziative della Camera di commercio, la congiuntura negativa non dava adito a speranze di ripresa e si verificarono, aggravando la situazione, alcuni casi di emigrazione delle fabbriche in territorio italiano per sfuggire al peso dei dazi.
- Da
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1859
- A
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1870
- Personaggi
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Grazioli Giuseppe
- Codice
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48693
- codici_personaggi_as_text
-
50650
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Tipo di relazione |
Grazioli Giuseppe |
Personaggio |
Attributo ( Personaggi )
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