La deputazione trentina alle costituenti di Francoforte e Vienna - Kremsier

05/09/2014 Administrator User
Argomento
La deputazione trentina alle costituenti di Francoforte e Vienna - Kremsier
Testo

Nel periodo aprile – giugno 1848 i cittadini del Tirolo italiano furono chiamati ad eleggere i deputati alla costituente di Francoforte e a quella di Vienna (per entrambe attraverso il suffragio universale maschile), ed alla Dieta di Innsbruck con funzioni di costituente dove la rappresentanza sarebbe stata espressa sulla base dei ceti. Sul giornale "Il Messaggiere tirolese", convertito agli accenti di libertà, apparivano gli articoli del sacerdote Giovanni a Prato, culminati nella lettera del 26 aprile agli elettori. In essi venivano esposti, in forme organiche e decisamente progressiste, i principi costituzionali che avrebbero trasformato lo stato assoluto in stato di diritto posto a tutela e sviluppo di tutti i cittadini, indipendentemente dalle condizioni sociali, dalla nazionalità o dalla fede.
I trentini rifiutarono d'inviare i loro rappresentanti alla Dieta tirolese, considerata ancora di stampo feudale, ed il 19 maggio presentavano una protesta, corredata da 5000 firme, contro la mancata tutela degli interessi del Trentino da parte del governo di Innsbruck. Si decise invece di eleggere i deputati alle costituenti di Francoforte e di Vienna, grandi assise dove la questione trentina avrebbe potuto trovare soluzione all'interno della rifondazione dello stato su basi liberali.
La deputazione del Trentino a Francoforte, composta da sei eletti, sotto la guida di Giovanni a Prato prese posto nella sinistra mediana dello schieramento ed intervenne sui principali problemi dibattuti, come l'eliminazione dei privilegi nobiliari e di classe, la domanda di separazione fra stato e chiesa e la parificazione delle confessioni religiose. La questione trentina venne sollevata nel giugno con la richiesta che i circoli di Trento e Rovereto fossero staccati dal nesso con la Germania, ferma restando l'unione all'Austria, e la petizione per ottenere l'autonomia separata dal Tirolo tedesco. Le due proposte vennero però respinte dalla maggioranza dei deputati: la prima perché ritenuta inammissibile, la seconda perché di competenza dell'assemblea viennese. Anche nella costituente di Vienna, aperta il 22 luglio, la deputazione trentina, sempre guidata dall'a Prato, prese collocazione nella sinistra democratica e svolse una intensa attività, nelle sedute plenarie e all'interno delle singole commissioni, per l'ammodernamento dello stato asburgico.
Gli avvenimenti rivoluzionari verificatisi nell'impero, capitale compresa, portarono nel novembre alla sospensione della costituente ed alla sua riconvocazione a Kremsier, alla formazione di un nuovo governo affidato al conservatore Schwarzenberg ed alla nomina, il due dicembre, di un nuovo imperatore, il diciottenne Francesco Giuseppe destinato a regnare fino al 1916.
A Kremsier venne discussa la proposta di erigere il Tirolo italiano a provincia autonoma, appoggiata da una petizione stesa nel settembre 1848, forte di ben 46.000 firme raccolte nel Trentino tanto da assumere l'aspetto di un vero pronunciamento popolare. La proposta, accolta nel gennaio 1849 dal comitato costituzionale con 20 voti contro 7, venne invece bocciata il primo marzo con 12 voti contrari rispetto agli 11 a favore. Pochi giorni dopo, il 4 marzo, la costituente veniva sciolta per ordine sovrano ed il testo costituzionale elaborato dall'assemblea sostituito con uno concesso dall'imperatore.
Nel Trentino l'opinione pubblica era tenuta desta dai "comitati patri", sorti nei centri più importanti e popolosi. I comitati, quasi corpi intermedi fra i deputati e gli elettori, sempre informati ed attenti a quanto avveniva nelle assise costituenti, organizzavano, con l'appoggio dei comuni, periodici dibattiti per rendere partecipi i cittadini degli accadimenti politici e compiere un'opera di divulgazione nelle vallate.
A fine agosto 1848, nel Tirolo italiano era stato inviato dal governo il commissario Fischer con l'incarico di valutare la fondatezza delle richieste d'autonomia e di fare eventuali proposte. Nelle sue mani era stata consegnata una memoria corredata da 3439 sottoscrizioni che, accanto all'inchiesta compiuta in proprio, lo avevano convinto ad esprimere parere favorevole all'autonomia amministrativa, purché congiunta al controllo militare dei confini. Tale proposta era però destinata a cadere dopo il risultato della votazione avvenuta a Kremsier il primo marzo.

Da
1/04/1848
A
31/01/1949
Personaggi
a Prato Giovanni , Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena
Codice
48671
codici_personaggi_as_text
50389-50430
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a Prato Giovanni Personaggio Attributo ( Personaggi )
Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena Personaggio Attributo ( Personaggi )
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