Le tre cattedre universitarie

05/09/2014 Administrator User
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Le tre cattedre universitarie
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Prima della soppressione della compagnia di Gesù, si istituirono a Trento nella scuola dei Gesuiti, tre cattedre di studi superiori, il preludio dell'università: una di fisica e le altre due di legge canonica e civile. La delibera consolare fu dell'anno 1758. I consoli, "mediante la corrispondenza di f. 200 per le prime spese e per una volta sola ed altri fiorini 150 all'anno, diedero il loro consenso, però con condizione che contemporaneamente eretta sia la cattedra della ragion civile, destinando al professore di essa f. 150 all'anno". Finalmente era caduta la clausola imposta dalla comunità ai Gesuiti che non si introducessero altri studi oltre quelli propri del ginnasio-liceo dei nostri giorni, per molti altri motivi, principalmente perché non entrasse in città un numero troppo grande di gioventù magis adulta. Quella gioventù adulta e di fuori provincia, che per secoli i trentini si rifiutarono di introdurre nella loro città per il timore che un maggior numero di giovani studenti potesse arrecare danno all'ordine pubblico e alla morale cittadina, pareva volgersi in questo periodo in auspicio, quasi che qualche giovane in più, venendo a studiare a Trento, risolvesse le afflizioni economiche della città.
Il compromesso tra consoli e Gesuiti fu piuttosto strano; difatti per le due cattedre di fisica e legge canonica non vi erano ostacoli, si poteva addirittura pensare ad un pieno accordo non solo con i Gesuiti, ma anche con il principe vescovo per la cattedra di legge canonica, visto che egli stava progettando di erigere il seminario, ma la stranezza era nella istituzione di una cattedra laica, di ragione civile garantendone i Gesuiti le strutture, ma affidando la assegnazione del docente ad un pubblico concorso, organizzato dal magistrato consolare. Il primo docente che vinse la cattedra, nel luglio 1758, fu Carlo Antonio Pilati, un illuminista giureconsulto che riassumeva l'inquietudine di un secolo di grandi contraddizioni. Ma, accanto alla stranezza della nomina di un personaggio profondamente divergente dal pensiero e dalle opere dei Gesuiti, c'era l'ulteriore stranezza di un magistrato fortemente conservatore e tradizionalista, tanto da condannare simbolicamente al rogo, tre anni dopo, i volumi di un altro illuminista, il roveretano Girolamo Tartarotti. Vien spontaneo di supporre che il magistrato consolare non fosse al corrente della forte carica contestatrice di Carlo Antonio Pilati e la nomina fosse ratificata senza altre, troppo sottili considerazioni.

Da
1758
A
1758
Personaggi
Pilati Carlo Antonio , Tartarotti Girolamo
Codice
48807
codici_personaggi_as_text
50471-50630
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Pilati Carlo Antonio Personaggio Attributo ( Personaggi )
Tartarotti Girolamo Personaggio Attributo ( Personaggi )
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