Le vicende politiche

05/09/2014 Administrator User
Argomento
Le vicende politiche
Testo

Passato sotto il dominio franco nel 774, dopo la sconfitta dell'ultimo re longobardo, il Trentino mantenne i confini tradizionali (un atto di re Carlo ad es. ricorda il confine occidentale al Tonale) e si trova al suo governo un Ruperto, che morì combattendo contro i Baiuvari, il cui duca cercava di difendere i propri titoli sulla contea bolzanina portatagli in dote dalla moglie. La lotta continuò fino al 788, quando il duca fu sconfitto definitivamente e perdette il potere.
Parte integrante dell'Impero, seppur all'interno del regno italico (o "dei Longobardi"), Trento diminuisce progressivamente di importanza politica, mentre lentamente cresce la forza delle strutture ecclesiastiche, che finiscono per assorbire le funzioni amministrative, in un vescovado ai confini del regno d'Italia divenuto ancor più importante dopo il passaggio della diocesi di Sabiona dalla dipendenza da Aquileia a quella da Magonza nel 798.
In questa fase di temporaneo tramonto pochi fatti sono da ricordare ed il primo è un segnale di subordinazione culturale, come indica la decisione di re Lotario nel Capitolare del maggio 825, con il quale si fissavano alcuni centri cui dovevano far riferimento gli studenti: i tridentini dovevano confluire a Verona.
L'interesse per l'istruzione in epoca carolingia e segnatamente da parte di Carlo Magno e dei suoi ministri è ben testimoniato ed a Verona la vita culturale era fervida. Non abbiamo alcuna notizia su quali o quanti trentini la frequentassero, probabilmente non molti, ma è da ritenere assai fondata la convinzione che già all'epoca Trento ospitasse una scuola, per quanto ridotta nelle strutture e negli scopi, annessa alla cattedrale ed aperta pure ai laici, se si pensa alle direttive che prevedevano l'istituzione di scuole presso ogni monastero ed ogni sede vescovile, aiutando anche i poveri con sussidi (o addirittura la preoccupazione di qualche personalità carolingia di aprire scuole pure nelle campagne con l'invito ai preti di istruire i fanciulli persino senza compenso). Un segno di una qualche tradizione culturale sopravvissuta anche nei secoli precedenti tra i monti trentini potrebbe essere rappresentato dal già ricordato monaco Secondo, che non può essere un isolato e casuale esempio locale di cura per gli studi ed il sapere.
Nell'837 invece a Trento si incontravano Lotario e Lodovico il Germanico per concordare una comune linea di condotta nei confronti del padre, l'imperatore Lodovico il Pio. La scelta di Trento però non era dovuta alla sua importanza politica, ma piuttosto alla sua posizione geografica, ai confini dei due regni.
Numerose erano le proprietà di enti ecclesiastici della pianura che sono testimoniate nei secoli VIII-X e quasi tutte ubicate nella zona del Sommolago ed in val Lagarina. Allo stesso modo molte proprietà di enti transalpini erano nelle terre settentrionali del ducato. Un esempio è dato dall'interessante ed importante documento stilato il 26 febbraio 845, nel quale si riporta lo svolgimento del processo tenuto a Trento per dirimere un contrasto tra il veronese monastero benedettino di S. Maria in Organo e vari coloni della zona di Avio e Mori che si rifiutavano di prestare le opere servili. La causa si concluse riconoscendo lo stato libero dei contadini, ma imponendo loro l'obbligo di prestare le opere richieste perché legate al fondo lavorato, di proprietà del monastero.
Altri atti giudiziari che ci danno qualche indicazione politica, economica ed ecclesiastica risalgono agli anni tra l'855 e l'881 e toccano sia le terre settentrionali della regione sia quelle a meridione. Al nord ricordiamo un contrasto tra il vescovo Annone di Frisinga ed il vescovo Odescalco di Trento per certi vigneti a Bolzano: il re Lodovico il Germanico dirime la questione nell'855 a favore del primo, che dimostra di aver posseduto quei beni da almeno trent'anni. Il secondo però non si dà per vinto e nell'857 una nuova sentenza, ancora sfavorevole ad Odescalco, è emessa in occasione dell'incontro tra il re (detto re dei Baiuvari) e Lodovico II imperatore e re d'Italia (a sua volta detto re dei Longobardi) a Trento, chiamata "città del vescovo Odescalco", certamente perché residenza di uno dei due contendenti, ma possibile indice di una identificazione progressiva del potere religioso con il territorio.
Ancora nell'857 lo stesso re di Germania conferma un contratto tra il vescovo di Coira ed una donna per certe proprietà site a Merano ("Mairania") nella valle Tridentina, segno che ancora nel sec. IX e dopo il trattato di Verdun l'estensione tradizionale del vecchio ducato non era messa in dubbio.
A sud ricordiamo invece una controversia tra il vescovo trentino Adelgiso e quello di Verona Adelardo, relativamente a diritti usurpati dal primo su una non identificata "villa Asiana" (per alcuni posta nella zona di Brentonico, per altri in quella di Ala), e sulla quale intervenne a più riprese tra l'876 e l'881 anche la Santa Sede che finì per affidare il compito di risolvere la questione ad una commissione composta dai vescovi di Bologna, Ferrara, Vicenza e Mantova.
Con la deposizione dell'imperatore Carlo il Grosso e la salita al potere di Arnolfo di Carinzia nell'887, si assiste alla sostanziale dissoluzione dell'Impero carolingio ed alla nascita degli stati nazionali, tra i quali vi fu quello d'Italia che ebbe una breve ma convulsa storia fino alla sua conquista da parte di Ottone I (951).
In queste vicende ebbe qualche parte anche il Trentino. Infatti a Trento nell'autunno 888 vi fu un incontro tra il re d'Italia Berengario I, già in lotta con un altro pretendente (Guido duca di Spoleto), e Arnolfo, che portò al riconoscimento dei reciproci diritti e titoli, ma il secondo si trattenne le due circoscrizioni di Navum e di Sagum, che vengono identificate dai più con le Navi di Lavis e con Borgo, per assicurare la discesa lungo l'Adige e la Brenta verso la pianura, lasciando comunque il Trentino entro i confini italici.

Da
774 d.C.
A
951 d.C.
Personaggi
Secondo di Trento o di Non , Lotario , Ruperto , Ludovico il Pio , Odescalco , Adelgiso , Berebgario I
Codice
48591
codici_personaggi_as_text
50572-50587-50588-50589-50590-50591-50592-50593-50594
Oggetti correlati (7) Classe Tipo di relazione
Adelgiso Personaggio Attributo ( Personaggi )
Berebgario I Personaggio Attributo ( Personaggi )
Lotario Personaggio Attributo ( Personaggi )
Ludovico il Pio Personaggio Attributo ( Personaggi )
Odescalco Personaggio Attributo ( Personaggi )
Ruperto Personaggio Attributo ( Personaggi )
Secondo di Trento o di Non Personaggio Attributo ( Personaggi )
Oggetti correlati inversi (0)
L'elemento visualizzato non è in uso da nessun altro oggetto.