Villa Bortolazzi all'Acquaviva
A circa metà strada fra Trento e Rovereto Villa Bortolazzi è circondata dal parco e dai viali risalenti al periodo settecentesco
Situata a poca distanza dall’abitato di Mattarello, Villa Bortolazzi all’Acquaviva consentirà al visitatore di apprezzare le suggestive atmosfere settecentesche chiuse all’interno di un edificio dai contorni semplici e lineari costruito nel 1693 dai comacini Apollonio e Pietro Somalvico. Ornato dal vasto parco, dal viale che corre tra due siepi di bosso e da un giardino decorato da statue di divinità e allegorie in silenzioso colloquio, l’esterno della villa restituisce un’affascinante atmosfera arcadica. Varcata la soglia il percorso permetterà di ammirare la decorazione pittorica ad affresco di gusto settecentesco, le esuberanti cornici a stucco e le vertiginose partizioni architettoniche realizzate dal pittore trentino Antonio Gresta e dal modenese Domenico Romani.
Le sale della villa sono affrescate con scene mitologiche, allegoriche, composizioni araldiche, elaborate architetture prospettiche settecentesche tra le quali si ricorda il salone centrale con l’Apoteosi del Sole tra le figure delle Stagioni, della moglie Neera e delle due figlie che nutrono i cavalli del carro del sole realizzato da Antonio Gresta.
La deliziosa Cappella dedicata alla Beata Maria Vergine del Carmelo è impreziosita da dipinti di G. B. Cignaroli e dall’altare attribuito a Giuseppe Antonio Sartori.
Note sull'accessibilità del sito
Ampio parcheggio interno con fondo sterrato. Strada di accesso alla Villa pavimentata in pietra irregolare, lunga 30 metri con pendenza del 18% variabile. Il campanello indicato si trova al cancello d’ingresso. Giardino con fondo in ghiaia ed erba. Zona antistante l’ingresso pavimentata con ciottoli. Piano terra accessibile. Sale ai piani superiori (per gli spettacoli) raggiungibili con due rampe di scale. Accesso ai servizi igienici indicati con una rampa in legno removibile lunga 200 cm con pendenza del 9%, all’interno presenza di corrimano.
Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA