Al gat in cantina
commedia in tre atti di N. Vitali | adattamento al dialetto mantovano di Luigi Zuccaro
“Mettere il gatto in cantina è un espediente assai saggio,
ma se invece del topo ti mangia il formaggio,
questa è la trappola per rimediar….”
“Metar al gat in cantina s'evitaria tanti guai
ma se invece dal soragh al t'magna al formai,
agh voel ‘na trapola par rimediar…..”
Ecco, in sostanza, la metafora in musica che anima e accompagna la vicenda de “Il gatto in cantina”, commedia musicale scritta in italiano nel 1930 trasferisce l'ambientazione dalla Toscana alla campagna mantovana, in quel di Gonzaga, regalando la coloritura del vernacolo anche al canto.
Le parti cantate si fondono in modo naturale con il parlato per diventare un recitar cantando capace di restituire molti e diversi stati d'animo: la malinconia, gli stratagemmi furbeschi, l'ironia, i principi di vita casti o disinvolti e smaliziati, il patriottismo e molto altro ancora. E inoltre, sottolineano l'analogia gustosissima fra gatto, topo, formaggio e certi umani che giungono inattesi alla villa di Gonzaga disturbando la luna di miele di Toni e Carlota. Ed ecco presentarsi, assai poco gradite, zia Giudita e la figlia Grassia, sfollate a causa degli scontri fra liberali ed esercito austriaco e, poco dopo, l'amico di vecchia data Gianino, che, pur segretamente innamorato di Grassia di cui ignora la presenza e che lo ama a sua volta, si rivelerà un inguaribile seduttore di…donne maritate!
E per di più a lui s'ispira, sebbene più rozzamente, il suo aiutante Lisandar con la cameriera Marianina. Con l'aiuto del vicino e saggio Sior Procopio e dell'ignaro servitore Angil, Toni, temendo per la propria moglie e volendo liberarsi degli scomodi ospiti, ordirà un inganno di impareggiabile e scoppiettante acume che prevede scambi di ruoli con gatti, topi e formaggio.
Ci sono anche amore, scanzonato e strappalacrime, un po' di romanticismo alla Gozzano, un po' di spirito risorgimentale un pizzico di saggezza e di follia: i caratteri eterni della commedia teatrale ed umana.
Con l'Accademia teatrale F. Campogalliani (MN).