I civili e la guerra: vivere, curare, nutrire, punire

Ciclo di incontri 

Incontri e convegni
I civili e la guerra [ Fondazione Museo storico del Trentino]

Il ciclo di incontri approfondisce alcuni aspetti della Grande Guerra, in particolare alcuni degli innumerevoli problemi che si trovò ad affrontare la popolazione rimasta a Trento.

Nella conferenza dedicata al vivere, viene ripreso il tema della mostra «Città fortezza. Trento 1915-1918 », ospitata presso le Gallerie a Piedicastello, e presentato il catalogo dell’esposizione.

Gli altri appuntamenti, dedicati rispettivamente a curare, nutrire e punire, vedono dialogare tra loro esperti in materie diverse: agli storici, che illustrano quel particolare aspetto nel caso di Trento, si affiancano di volta in volta una psicoterapeuta, un giornalista esperto delle guerre balcaniche degli anni novanta, un sociologo della comunicazione.
Un modo per conoscere meglio la nostra storia e per costruire nuovi strumenti per comprendere il presente.

Intervengono:

Quinto Antonelli
Storico, responsabile dell’Archivio della scrittura popolare della Fondazione Museo storico del Trentino. Si occupa prevalentemente delle narrazioni autobiografiche della gente comune, dei processi di istruzione e di educazione, della storia delle guerre del Novecento.
In questo ambito ha pubblicato I dimenticati della grande guerra. La memoria dei combattenti trentini (1914-1920) (Il Margine: 2008) e Storia intima della Grande Guerra (Donzelli: 2014) insignito a Washington del premio The Bridge (2015), presto tradotto in inglese.

Giuseppe Armocida
Professore ordinario di Storia della medicina nell’Università dell’Insubria a Varese, dove è direttore del Dipartimento di medicina e sanità pubblica. Dal 1996 è presidente della Società italiana di storia della medicina. Si interessa anche di storia sociale e di storia locale. È presidente della Società storica varesina e autore di circa 350 pubblicazioni scientifiche.

Davide Bagnaresi
Storico, tra i suoi ambiti di interesse ci sono lo studio delle guide turistiche in funzione identitaria; è docente a contratto presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato il volume Vivere a Rimini negli anni della Grande Guerra:
la quotidianità tra bombardamenti, terremoti, fame e profughi (Panozzo editore: 2015) e il capitolo Dizionario della fortezza del catalogo Città fortezza. Trento 1915-1918 (Fondazione Museo storico del Trentino: 2016).

Manuela Bailoni
Psicoterapeuta, dal 1999 svolge attività di volontariato nella Protezione civile come psicologa dell’emergenza. Coordina il Servizio psicosociale di Croce rossa del Trentino, dove gestisce anche lo sportello ascolto per dipendenti e volontari.

Alberto Brodesco
Lavora come assistente di ricerca presso il Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università di Trento.
È autore di due monografie: Una voce nel disastro. L’immagine dello scienziato nel cinema dell’emergenza (Meltemi: 2008) e Sguardo, corpo, violenza. Sade e il cinema (Mimesis: 2014). Si interessa in particolare della rappresentazione del corpo violato, della presenza della tecnoscienza nella serialità televisiva e della sociologia di YouTube.

Nicola Fontana
Le sue ricerche sono focalizzate sul sistema fortificato austroungarico nel Tirolo, sulla militarizzazione del territorio tra XIX e XX secolo e sul rapporto tra militari e società. Dal 2001 è responsabile dell’archivio storico e della biblioteca del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto. Tra le sue pubblicazioni: «Trient als Festungsund Garnisonsstadt. Militär und zivile Bevölkerung in einer k. (u.) k. Festungsstadt 1880-1914», in Glanz – Gewalt – Gehorsam. Militär und Gesellschaft in der Habsburgermonarchie (1800 bis 1918) (Essen: 2011); «Pianificazione, cantieri e militarizzazione: il territorio trentino tra la seconda metà del XIX secolo ed il primo conflitto mondiale». In: Il recupero dei forti austroungarici trentini (PaT: 2014).

Diego Leoni
Storico, coordina le attività di ricerca e editoriali del Laboratorio di storia di Rovereto. È autore di numerosi volumi
sulla Grande Guerra, tra gli altri La Grande Guerra. Esperienza memoria immagini (il Mulino, 1986, con C. Zadra), Come si porta un uomo alla morte (Museo storico in Trento: 2007) e La guerra verticale. Uomini, animali e macchine sul fronte di montagna (Einaudi: 2015).

Davide Sighele
Giornalista professionista, è laureato in Scienze internazionali e diplomatiche presso l’Università degli Studi di Trieste. Ha alle spalle esperienze di cooperazione internazionale in Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia e Kosovo. È autore di numerosi reportage pubblicati su quotidiani e settimanali nazionali e locali. Lavora per Osservatorio Balcani e Caucaso dal 2001.

Elena Tonezzer
Curatrice del ciclo di incontri, introduce e modera le conferenze. Storica, autrice di programmi televisivi per il canale History Lab, dal 2008 è responsabile del settore di ricerca dedicato alla storia di Trento presso la Fondazione Museo storico del Trentino. Ha curato il volume La storia della città: esperienze di narrazione e rappresentazioni museali (Fondazione Museo storico del Trentino, 2015, con Layla Betti).


organizzazione: Fondazione museo storico del Trentino