Qual Piuma al Vento Festival
4 concerti, 4 conferenze, 1 mostra fotografica, 3 esposizioni.
Un nuovo festival sulle donne, dalla musica alle pari opportunità
Nasce a Trento un nuovo festival che vuole dare spazio all’arte delle donne. Unico nel suo genere a livello regionale e raro esempio a livello nazionale, è dedicato alle compositrici e alla loro musica ed utilizza l’espressione artistica per parlare di pari opportunità, per capire l’essere, l’esprimersi e l’affermarsi delle donne.
Intitolato Qual Piuma Al Vento e organizzato dall'Associazione Culturale Chaminade, si svolgerà nel centro storico di Trento dal 4 al 31 marzo 2016 proponendo quattro concerti cameristici di musica classica, quattro incontri con ospiti speciali, una mostra fotografica e l’esposizione di spartiti di compositrici nelle biblioteche del centro.
«La città di Trento sarà coinvolta a più livelli - spiega la pianista e giornalista trentina Monique Cìola, ideatrice e direttrice artistica di Qual Piuma al Vento - con una proposta che mira ad aprire nuovi orizzonti, ad incuriosire, informare, forse a stupire, di sicuro ad appassionare. Ancora poco tempo fa si pensava che le donne non fossero in grado di comporre musica classica, perchè effettivamente non esistevano pubblicazioni di loro spartiti ed opere. In realtà le donne hanno sempre composto musica, fin da prima dell'Impero Romano, ma nessun mecenate nei secoli è mai stato interessato a sostenerle e nessun editore a pubblicarle. Oggi le cose sono diverse: oggi esistono case editrici che danno spazio alla creatività femminile, oggi esistono musicisti che eseguono le loro partiture, oggi possiamo riscrivere la storia della musica».
La manifestazione che si vuole presentare alla città non si ferma qui. Vuole infatti partire dalla creatività musicale delle donne, sconosciuta ai più, per arrivare a discutere delle pari opportunità, ragionando sulla condizione della donna in passato e sulla sua attuale situazione tra conquiste e cronaca nera.
Per questi motivi è stato scelto il nome Qual piuma al vento. Si tratta del secondo verso della popolarissima aria “La donna è mobile” dell'opera Il Rigoletto di Giuseppe Verdi. Si vuole partire proprio da questo testo misogino per ridare contenuto alla visione della donna, alle sue capacità nell'arte come nel lavoro e nella società civile, per cancellare l'idea della donna come oggetto bello ma instabile, da vezzeggiare e possedere. Il nome del festival richiama anche la precarietà delle conquiste delle donne, l'oblio in cui si perdono spesso le loro imprese, presto dimenticate da chi scrive la storia.
Cinque filoni animano il festival grazie alle diverse realtà culturali della città che contribuiscono attivamente alla sua realizzazione creando una proposta che risponde ad interessi eterogenei. Per la musica verranno proposti quattro concerti cameristici dedicati alle opere di compositrici donne su repertori che vanno dal Barocco al primo Novecento attraverso artiste francesi, italiane, inglesi e tedesche. Per l'arte visiva sarà allestita dal 5 al 31 marzo una mostra fotografica sulle artiste trentine, dalle poetesse alle pittrici, dalle musiciste alle autrici teatrali, dalle danzatrici alle scultrici, un'istantanea di alcune donne protagoniste dell'arte oggi nel nostro territorio. Saranno inoltre organizzati quattro incontri sui temi delle pari opportunità, dove attraverso l'intervista di alcune figure femminili si vuole raccontare il ruolo della donna nella musica, nella cultura, nel lavoro e nella società, nel passato come nel presente. Troverà spazio anche un capitolo più specialistico con la ricerca e la valorizzazione degli spartiti scritti dalle donne e custoditi negli archivi della città, come la Biblioteca Comunale, la biblioteca del Conservatorio “F.A. Bonporti” e la Biblioteca Diocesana che trova spazio oggi nel Vigilianum.
La città sarà coinvolta in questa progetto capillarmente, con la presenza nelle vie del centro storico di sagome a figura femminile che richiameranno i passanti a rivalutare il potere creativo delle donne, dagli stereotipi alle conquiste.
La fattibilità di una manifestazione così complessa, che ha il patrocinio del Comune di Trento, della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Trentino alto Adige/Südtirol, è resa possibile da una virtuosa rete di collaborazioni che annovera diverse realtà cittadine come l'Associazione Womenoclock, la Biblioteca Comunale, il Museo Diocesano, la Biblioteca Diocesana del Vigilianum, la Biblioteca del Conservatorio “Bonporti”, il Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile (CCIAA), nonché dal contributo economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e della Sparkasse di Bolzano.
L'ingresso a tutti gli appuntamenti della manifestazione è libero e gratuito.
Tutte le informazioni sul programma del festival, dal calendario dei concerti alle biografie degli ospiti ed artisti invitati, nonché la descrizione degli eventi collaterali si trova sul sito www.qualpiumaalvento.it
Scarica il programma del Festival:
organizzazione: Associazione Culturale Chaminade